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l'acetilcolina neurotrasmettitoreLa Federazione Italiana Gioco Calcio continuerà a finanziare la ricerca

Uno studio triennale condotto da un gruppo di ricercatori italiani guidati dal prof. Mario Sabatelli (neurologo e responsabile del Centro Sla del Policlinico Gemelli di Roma) ha individuato uno dei meccanismi che causano la Sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta della mutazione genetica del recettore dell’acetilcolina, responsabile della neurotrasmissione sia a livello di Sistema nervoso centrale che periferico.
Sono stati individuati i difetti genetici e il modo in cui questi agiscono, grazie a uno studio che ha riguardato 245 pazienti affetti da Sla. Finalmente è stato determinato un modello reale di interazine tra fattori genetici predisponenti e ambiente in questa malattia. I recettori neurologici possono essere bersaglio di numerose sostanze ambientali come nicotina, pesticidi e tossine batteriche.

La Sclerosi laterale amiotrofica è una malattia degenerativa e progressiva che colpisce selettivamente i motoneuroni (neuroni deputati al movimento) centrali e periferici, sia a livello encefalico che spinale.
Il paziente affetto da Sla perde progressivamente i motoneuroni centrali e periferici, con un decorso imprevedibile e differente da soggetto a soggetto, i suoi muscoli si atrofizzano letteramente per la mancanza di nutrimento.
Le conseguenze della malattia sono la disfagia (progressiva e irreversibile perdita della capacità di deglutizione), la disartria (perdita dell’articolazione della parola) e la perdita del controllo dei muscoli scheletrici. Il risultato è una paralisi che può avere un’estensione variabile, fino alla compromissione dei muscoli respiratori, alla necessità di ventilazione assistita e alla morte. La malattia non altrea le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali del malato.

La Sla è una patologia rara (1-3 casi su 100.000), sporadica e ad eziopatogenesi sconosciuta. L’incidenza nel mondo del calcio è molto elevata (6 su 100.000), proprio per questo motivo è stata istituita dalla FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) una Commissione Medico-Scientifica.

Paolo Zeppilli coordinatore della Commissione Federale ha dichiarato che non esiste nessuna correlazione tra calcio e Sla. Non è certamente possibile escludere che l’abuso dei farmaci (e in particolari gli anti-infiammatori) possano interagire sui recettori, ma le categorie più toccate dalla malattia sono in realtà agricoltori e meccanici saldatori.

Il passo siccessivo sarà la creazione di un modello sperimentale in cui analizzare animali con lo stesso difetto e vedere come si comprtano, per poi arrivare alle terapie. Si tratta ovviamente di ricerche lunghe e complesse. Per questo il presidente della Figc Giancarlo Abete ha assicurato che la federazione «continuerà a mettere in questa ricerca tutte le risorse possibile» (finora ha stanziato 250.000 euro, 150.000 come prima tranche e 100.000 derivanti da una multa al presidente del Genoa Enrico Preziosi), ricerca a cui hanno contribuito anche la Fondazione Roma e l’associazione privata Icom.

Per Info:

AISLA ONLUS
Via Clefi, 9
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Tel +39 02 43986673
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Ilaria Vacca

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