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Riduzione della nausea in chemioterapia e stimolazione dell'appetito nei pazienti malati di AIDS: l'effetto positivo della cannabis sativa su queste patologie era certo, provato.
Decisamente favorevole era anche il suo utilizzo nei casi di spasticità muscolare nella Sclerosi Multipla e di dolori cronici.
Ma c'erano ancora dei punti di domanda riguardanti l'utilizzo della cannabis nei casi di epilessia, glaucomia, malattie neurogenerative quali morbo di Alzheimer, Corea di Huntington, morbo di Parkinson (leggi l'intervista a Mario Alberto Battaglia, presidente dell'AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

Casi meritevoli di ulteriori approfondimenti, perchè si partiva da premesse che lasciavano ben sperare.
Certo, questi studi non potevano essere fatti in Italia: nel nostro Paese non c'è, infatti, molta chiarezza sulle prescrizioni, l'uso e la vendita a scopo terapeutico di marijuana (leggi questo curioso caso di "disobbedienza civile").
Il rischio è di commettere un reato: e un atteggiamento chiuso, bigotto e un po' troppo moralista chiude ogni porta alla possibilità di maggiori ricerche in questo ambito.
Pur trattandosi di terapie che nella maggior parte dei casi non presentano alternative.
Pur trattandosi di cure che permetterebbero di vivere meglio - molto meglio - a tanti pazienti.
Addirittura, nei mesi scorsi è stata bocciata la proposta di legge dell'ACT - Associazione per l'uso terapeutico della cannabis, che chiedeva appunto una legge che regolamentasse l'uso dei cannabinoidi.

Insomma, non ci resta che affidarci alle ricerche fatte dagli altri Paesi che, non c'è dubbio, sono molto più avanti di noi.
Sono stati resi noti nei giorni scorsi i risultati di alcuni studi su cannabis e Sclerosi Multipla condotti in Inghilterra e in Germania.
Risultati eccezionali, che ci riempiono di ottimismo.
In una ricerca condotta su 160 pazienti con Sclerosi provenienti da tre Centri clinici inglesi, è stato valutato l'effetto di estratti standardizzati di cannabis su sintomi diversi: spasticità, disturbi urinari, tremore, dolore.
Sono stati confrontati dei preparati di placebo, normalmente utilizzati per curare questi sintomi, con vari derivati della cannabis, ed è risultato evidente come questi ultimi fossero molto più efficaci nel ridurre la gravità media del sintomo.
I dati più significativi si sono registrati nel caso della spasticità, dove gli estratti di cCannabis si sono rivelati particolarmente efficaci e poco tossici, senza effetti collaterali sull'umore e sulle facoltà cognitive.
Anche in Germania è stata condotta un'indagine analoga, su 50 soggetti scarsamente reattivi ai comuni trattamenti antispastici: pur non avendo evidenziate differenze statisticamente significative a favore del trattamento con l'estratto di cannabis, ha mostrato un miglioramento della spasticità.
Sclerosi Multipla, ma non solo: in un articolo pubblicato lo scorso settembre sulla rivista Blood, un gruppo di ricercatori inglesi ha riferito i risultati di uno studio sulla capacità del THC di uccidere le cellule leucemiche, anche a minime concentrazioni, a partire da 6 ore dopo l'esposizione.

Sono ricerche importanti, condotte non in vitro, ma su esseri umani che hanno vissuto un reale miglioramento.
Un grande passo in avanti nella sperimentazione, un passo che ci avvicina sempre più alla tanto sperata meta: l'utilizzo libero della cannabis a scopi terapeutici.
E speriamo che queste ricerche servano a dimenticare, a mettere da parte almeno quell'affermazione di Cesare Cursi, sottosegretario alla Salute che così bocciò la proposta di legge dell'ATC: "Attualmente l'impiego a scopo analgesico dei derivati della cannabis non è comprovato in Italia da sperimentazioni cliniche".


Leggi la proposta di legge elaborata dall'Associazione per la cannabis terapeutica.

Sito dell'AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla


Per saperne di più:

Sito dell'ATC

Articolo pubblicato su Notiziario Droghe: "Commissario antidroga, perche' non dire tutta la verita' sulla cannabis terapeutica?


Leggi il nostro Speciale sulla Cannabis Terapeutica.

Nel Forum di Disabili.com è stato aperto uno spazio di discussione sull'uso della cannabis per la cura di alcune patologie: i pareri sono diversi, il confronto è sempre aperto e la discussione decisamente vivace.


[Francesca Lorandi]

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