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Durante il 2° Congresso Nazionale "Disabilità Trattamento Integrazione", che si terrà a Padova dal 30 maggio all’1 giugno 2002, sarà presentata ufficialmente in Italia la campagna mondiale "Vision 2020 - Il diritto di vedere", ideata da CBM International e patrocinata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La presentazione della campagna sarà affidata al Dr. Silvio Mariotti, esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si occupa proprio di prevenzione della cecità. Obiettivo della campagna è l’eliminazione entro il 2020 delle principali cause di cecità nel mondo, mediante la realizzazione di una cooperazione permanente tra governi, organizzazioni non governative, settore privato e singoli donatori.

Lo scenario dal quale ha preso le mosse Vision 2020 è grave. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, al mondo esistono circa 45 milioni di non vedenti, il 90% dei quali vive nei paesi in via di sviluppo, dove a causa delle precarie condizioni sanitarie e socio-economiche (malnutrizione, malattie, carenza di medicine e di cure adeguate), un individuo ha dieci probabilità in più di perdere la vista rispetto a una persona che vive nei paesi industrializzati. Nell’80% dei casi la cecità può essere evitata, attuando programmi di prevenzione e di cura. Ogni 5 secondi un adulto diventa cieco, ogni minuto un bambino perde la vista.

Vision 2020 vuole altresì evidenziare come il diritto alla vista sia uno dei diritti umani fondamentali: sono ancora troppi, infatti, i governi che non considerano la prevenzione della vista tra le priorità in materia di politica sanitaria. La sofferenza umana, l’impossibilità ad accedere all’istruzione, la riduzione della produttività e le spese di riabilitazione causate dalla cecità costituiscono ostacoli sociali ed economici, i cui costi incidono pesantemente sul bilancio di ciascuna singola famiglia, sulle comunità locali e sui servizi sociali e sanitari. E’ stato calcolato che i costi diretti creati dalla cecità, e che incidono sulla comunità internazionale, ammontano a circa 25 miliardi di dollari l’anno.

Nell’ambito della campagna è stata lanciata una petizione ("Sign Up for Sight"), che si può sottoscrivere al sito http://www.v2020.org (Declaration of Support), con la quale si intende far pressione sui governi e dimostrare loro che esiste un reale interesse e il supporto internazionale, affinché vengano prese le misure necessarie in ambito di politiche sanitarie atte a risolvere il problema della cecità evitabile. Tra i firmatari anche il segretario Generale dell’Onu Kofi Annan.

La Dr.ssa Gro Harlem Brundtland, Direttore Generale dell’OMS, ritiene che l’unica strada percorribile per ridurre il peso globale prodotto dalla cecità, sia una reale collaborazione internazionale. "La cecità rappresenta un serio problema sanitario, sociale ed economico comune a tutti i nostri Stati membri. E ciò vale in particolare per i Paesi in via di sviluppo, dove vivono 9 persone non vedenti su 10. Vision 2020 riguarda appunto la collaborazione. Dobbiamo essere in grado di raggiungere e stringere nuove partnership per ampliare lo spettro dei collaboratori provenienti anche da ambiti non direttamente coinvolti in tema di salute".


Per informazioni:
CBM Italia - Missioni cristiane per i Ciechi nel Mondo Onlus
Piazza Santa Maria Beltrade, 2 - 20123 Milano tel. 02 72093670

Che cos’è Vision 2020?
E’ una campagna internazionale, lanciata a Ginevra il 18 febbraio 1999 alla presenza del Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la signora Gro Harem Brundtland, che si prefigge l’eliminazione delle principali cause di cecità nel mondo, mediante la realizzazione di una cooperazione permanente tra governi, organizzazioni non governative, settore privato e singoli donatori. La campagna, ideata dalla sezione statunitense di CBM International, ha trovato immediato sostegno e collaborazione da parte di un gruppo di organizzazioni non governative che, insieme a CBM International e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno formato una vera e propria "task force" denominata IAPB - Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, con il compito di occuparsi di prevenzione e cura delle principali e più diffuse forme di cecità curabili.

Da quale scenario nasce la campagna?
Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo ci sono circa 45 milioni di non vedenti, dei quali 1.500.000 sono bambini. 135 milioni di persone sono affette da problemi alla vista che, se non curati, potrebbero portare alla cecità. Il 90% delle persone non vedenti vive nei paesi in via di sviluppo, specialmente in zone rurali e nelle periferie degradate delle città, dove a causa delle precarie condizioni sanitarie e socio-economiche (malnutrizione, malattie, mancanza di medicine e di cure adeguate), un individuo ha dieci probabilità in più di perdere la vista rispetto a una persona che vive nei paesi industrializzati.

Circa 5 milioni di persone ogni anno perdono la vista, ogni minuto 10 persone diventano cieche. Nell’80% dei casi la cecità può essere evitata, attuando programmi di prevenzione e di cura.


Distribuzione geografica della cecità (1995)

Asia 30 milioni

Africa 8 milioni

Sud America 3 milioni

Resto del Mondo 4 milioni


Totale 45 milioni


Distribuzione degli oculisti/milione di abitanti

Africa     1 oculista ogni milione di abitanti

India       10 oculisti ogni milione di abitanti

Europa   50 oculisti ogni milione di abitanti


Quali sono gli obiettivi di Vision 2020?
Quattro sono gli obiettivi che questa campagna si propone di raggiungere:
* Il controllo delle principali cause di cecità curabile (cataratta, tracoma, oncocercosi, avitaminosi A) attraverso interventi sanitari e programmi di prevenzione.
* Lo sviluppo di infrastrutture adeguate, il che significa creare soprattutto cliniche oftalmiche di facile accesso per la popolazione locale
* La formazione di personale locale specializzato. Attualmente in Africa esiste un oculista 500.000 persone, mentre è necessario arrivare ad avere un oculista ogni 250.000 abitanti. In Asia l’obiettivo è fissato a 1 oculista ogni 50.000 persone, contro l’attuale proporzione di 1 ogni 200.000.
* La sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei governi per la creazione di una presa di coscienza che ponga il problema della cecità come uno dei temi principali di sanità pubblica.

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