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Un appello al Ministero della Salute, perchè si faccia carico dell'approfondimento scientifico di una patologia, considerata una "disabilità invisibile", che colpisce nel nostro Paese migliaia di persone, costrette a vivere in condizioni di forte disagio fisico, di difficoltà economiche e di isolamento sociale.

Stiamo parlando della MCSSensibilità Chimica Multipla, una gravissima sindrome immuno-tossica infiammatoria, alla base di numerose patologie disabilitanti che interessano il sistema nervoso, immunitario, respiratorio e muscolo-scheletrico.
Bastano pochi anni perchè i sintomi della MCS diventino cronici.
E portare, in mancanza di un adeguato sostegno, ad emorragie, collassi, ictus e infarti.
Nemmeno forme tumorali o leucemiche sono escluse dall'infiammazione cronica provocata da questa malattia.
L'appello al Ministero della Salute viene dalla Regione Lazio, che già in passato si è distinta per aver concesso, nel 2002, il rimborso delle cure ad una ragazza affetta da questa patologia e costretta a recarsi in Germania.
All'Estero, infatti, l'attenzione data a questa malattia è di gran lunga maggiore che da noi: al contrario di diversi Paesi europei e americani, l'Italia non ha riconosciuto ancora questa entità patologica.
Non abbiamo quindi norme di tutela adeguate e definite da linee guida di tipo socio-sanitario, nè centri adeguati per la diagnosi e la cura.

Attraverso la mozione presentata al Ministero, il Consiglio regionale del Lazio chiede un rapido completamento dell'iter per il riconoscimento ufficiale della Sensibilità Chimica Multipla: solo in questo modo si potrà sperare nell'approfondimento scientifico della patologia, nell'esenzione da ticket per diagnosi e terapia, nella sua introduzione all'interno dell'elenco delle malattie passibili di riconoscimento di invalidità.
Solo in questo modo sarà possibile - come chiede nella mozione la Regione Lazio - una maggiore attenzione per la produzione di farmaci privi di sostanze tossiche per chi è portatore di MCS e di alimenti, integratori, prodotti per l'igiene indispensabili per queste persone.
Anche per i lavoratori sono richiesti adeguati provvedimenti di tutela, attraverso forme alternative di attività lavorativa e la promozione di progetti di prevenzione.

"Siamo soddisfatti per questa mozione - commenta Donatella Stocchi, vice presidente di AMICA, l'Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale - e speriamo che presto altre regioni seguano l'esempio del Lazio".
E spiega che "in attesa dell'inserimento della MCS nell'elenco delle malattie rare, le Regioni possono fare molto per i malati.
Innanzitutto, adottare il protocollo di ospedalizzazione e pronto soccorso per MCS in almeno un ospedale per Provincia, garantire un alloggio pubblico sano ai malati più gravi e gli ausili terapeutici fondamentali
".

E nella speranza che l'Italia si metta al passo degli altri Paesi, il Parlamento Europeo dovrà votare presto una nuova legislazione per tutelare l'ambiente e la popolazione dall'avvelenamento da composti chimici tossici.
Secondo le stime della Commissione Europea la proposta legislativa costerà all'industria chimica circa 200 milioni di euro l'anno, per una durata di 11 anni.
Anche se questo importo rappresenta solo lo 0,04% del loro fatturato annuale, le industrie temono ripercussioni negative, e hanno richiesto un'ulteriore valutazione.
Se questa provocherà poi un'abrogazione della proposta di legge, ce lo dirà solo il tempo.
Certo è che, finchè non si renderanno noti all'opinione pubblica i benefici che questa legge sarebbe in grado di portare, gli interessi economici non potranno che prevalere.


Informazioni

AMICA - Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale
Casella Postale 3131 - 00121 Roma
E-mail infoamica@ciaoweb.it
Sito web www.infoamica.org

Link al sito internazionale della MCS

Link al sito italiano della MCS


Ecco una storia di chi soffre di MCS: leggi l'articolo.

Anche Salute Europa ha dedicato un'analisi accurata alla MCS: leggi l'articolo.

Leggi il nostro articolo "A.M.I.C.A. HA 20 MILA… AMICI!"


[Francesca Lorandi]

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