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E' un vero "ritiro scientifico" quello che ha radunato a Spoleto 142 ricercatori del Tigem (Istituto Telethon di genetica e medicina) di Napoli.
Per esaminare progetti, individuare idee innovative in materia di malformazione, malattie genetiche oculari, terapia genica.
E' il secondo ritiro in Umbria di Telethon, realizzato grazie ad un accordo con l'Anci e al sostegno della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio della Regione, che cofinanziano per il 50% (pari a 150mila euro) i sei ritiri su suolo umbro: il primo si è tenuto a Orvieto a maggio, i prossimi, tra il 2005 e il 2006, saranno a Perugia, Città di Castello, Terni e Foligno, tutte città sedi di Fondazioni che fanno parte della Consulta. Sono occasioni di aggiornamento e di approfondimento sui progetti di ricerca realizzati, oltre che da Tigem, dall'Istituto Telethon Dulbecco e dall'Istituto Telethon San Raffaele di terapia Genetica.

Un vero e proprio brain storming insomma, quello ospitato dal complesso di San Nicolò di Spoleto. Durante i tre giorni si è fatto il punto sui più recenti studi della Tigem nel campo delle malattie metaboliche e delle malformazioni genetiche dell'occhio, come l'albinismo oculare e la retinite pigmentosa.
"Studiamo il gene dell'errore genetico alle malattie, allo scopo di prevenire e curare" spiega Andrea Ballabio, direttore del Tigem, l'Istituto nato nel 1994 con lo scopo di creare un centro di ricerca genetica d'eccellenza e divenuto in pochi anni un punto di riferimento non solo per la ricerca italiana, ma anche per quella internazionale.
Inizialmente l'obiettivo dei ricercatori era di identificare i cosiddetti geni-malattia, cioè quei geni che, quando si alterano, danno origine ad una patologia ereditaria. L'evoluzione delle conoscenze in questo campo li ha portati ad interessarsi poi al funzionamento dei geni malattia. La conoscenza dei meccanismi alla base delle malattie genetiche è infatti fondamentale per aprire la strada a nuove strategie terapeutiche.
"Il Tigem è storicamente il primo istituto di Telethon - precisa Francesca Pasinelli, direttore scientifico di Telethon - ed è nato per offrire ai ricercatori italiani l'opportunità di lavorare nel nostro Paese in condizioni simili a quelle esistenti nelle nazioni più avanzate".

In un Paese come l'Italia, carente di finanziamenti, le fondazioni e le imprese possono infatti svolgere un ruolo fondamentale. E il Tigem è "l'esempio di che cosa sia possibile realizzare con i contributi dei cittadini e del mondo imprenditoriale" afferma Ballabio. "Da entrambi - spiega - sta infatti crescendo la duplice consapevolezza che sia doveroso aiutare i malati e che sostenere la ricerca significa investire nella crescita del proprio Paese, favorirne lo sviluppo e il progresso".

Link al sito del Tigem

Link al sito dell'Istituto Dulbecco

Link al sito dell'Istituto Telethon San Raffaele di terapia Genetica

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[Francesca Lorandi]

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