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Una macchina lanciata a tutta velocità. E' la ricerca sulle staminali, che procede a 360°! L'aspetto meraviglioso di queste cellule è la loro capacità di trasformarsi da un tipo di tessuto all'altro.
L'ultima scoperta? E' il risultato di una sperimentazione condotta sui topi, dalla quale è emerso come le staminali siano in grado di proteggere il sistema nervoso centrale dai danni dell'infiammazione tipica di malattie come la sclerosi multipla, i tumori cerebrali, i trauma midollari, l'ictus, agendo come "farmaci" naturali che eliminano le cellule infiammatorie.
 
Lo studio, condotto su topi affetti da una forma di sclerosi multipla, ha dimostrato che le cellule staminali neurali uccidono le cellule del sangue responsabili dello stato infiammatorio, salvaguardando invece quelle sane presenti nei tessuti nervosi. Una sorta di farmaco anti-infiammatorio che funziona in modo naturale.
Queste staminali, infatti, sono in grado di trovare da sole la strada, attraverso la circolazione sanguigna, verso le aree del cervello e del midollo spinale infiammate, anche se numerose e lontane tra loro.
Questa migrazione "spontanea" permette, in malattie che riguardano contemporaneamente più zone del cervello e del midollo spinale, di superare il problema di raggiungere tutte le diverse zone interessate. Una volta arrivate, stimolate dalle cellule infiammatorie, producono particolari sostanze che inducono queste ultime a morire.
Il risultato è che il tessuto nervoso viene preservato dal danno e le manifestazioni della malattia vengono attenuate.
 
Uno degli aspetti più innovativi della scoperta è che le cellule staminali, una volta arrivate nell'area infiammata, non si trasformano in cellule adulte. Una rarità, dal momento che generalmente le staminali si trasformano in cellule staminali adulte dello stesso tipo di quelle che vanno a sostituire.
"Queste cellule trapiantate, non integrandosi e differenziandosi nel tessuto ospite, evitano di dare origine a strutture nuove come cellule tumorale con effetti tossici", spiega Stefano Pluchino, ricercatore dell'Unità di Neuroimmunologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele.
"Con questa scoperta - continua - ci si avvicina sempre più ad un utilizzo mirato e privo di effetti collaterali delle terapie cellulari a base di cellule staminali neurali".
 
E' stato proprio il San Raffaele, insieme all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e con la collaborazione dell' Università degli Studi di Verona a condurre la ricerca, pubblicata in questi giorni su Nature, la più autorevole rivista scientifica del mondo. Lo studio è stato possibile grazie ai finanziamenti della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), del Ministero della Salute Italiano e di due importanti organizzazioni statunitensi: la National Multiple Sclerosis Society (NMSS) e The Myelin Project(TMP) .
Le potenzialità terapeutiche delle cellule staminali neurali, affermano i ricercatori, possono risultare più efficaci nei casi di malattie neurologiche in cui l'infiammazione è elevata. L'ictus cerebrale, i tumori cerebrali, i traumi midollari, la sclerosi multipla sono alcuni esempi.
Questo però non esclude che in futuro possano essere utili anche nella lotta a malattie del sistema nervoso tuttora incurabili, comprese quelle in cui la componente infiammatoria è meno rilevante.
"E' importante sottolineare - sottolinea Gianvito Martino, dell'Unità di Neuroimmunologia del San Raffaele - che si tratta di una sperimentazione condotta su un modello animale e che prima di arrivare ad un impiego clinico sull'uomo passeranno almeno 5 anni".
 
 
Link al sito dell' Unità di Neuroimmunologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele
 
Link al sito dell' Università Vita-Salute San Raffaele

 
Link al sito dell' Università di Verona
 
Leggi il nostro Speciale Cellule Staminali

 
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LE CELLULE STAMINALI NEL TRATTAMENTO DELLE MIELOLESIONI

 
UN CENTRO RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI PER GRAVI MALATTIE AGLI OCCHI
 

DAL CORDONE OMBELICALE UNA SPERANZA PER LA VITA

 
[Francesca Lorandi]

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