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E' stato stipulato nel maggio del 2003 l'accordo tra la Regione Marche e le farmacie del territorio per promuovere un progetto di ossigenoterapia domiciliare, ma subito le difficoltà sono state quelle di trovare di trovare un fornitore di ossigeno liquido e gassoso.
Ma ora l'accordo c'è, anche se di carattere provvisorio, valido, cioè, fino all'espletamento della gara d'appalto europea che si terrà non oltre il 31 dicembre 2004: prima di adesso già una gara d'appalto e due tentativi di accordo privati sono andati a vuoto. 
Questo patto transitorio ha come scopo quello di attivare quella convenzione stipulata con le farmacie quasi un anno fa e di garantire per tutto il territorio marchigiano il servizio di ossigenoterapia in un modo quanto più possibile omogeneo.
Le ditte che partecipano all'iniziativa forniranno, per le farmacie convenzionate, l'ossigeno liquido e gassoso presso la casa del paziente se egli è domiciliato nello stesso comune e se sono necessarie bombole di oltre tremila litri.
Se, invece, l'ossigeno è contenuto in bombole più piccole, verrà distribuito presso le farmacie.

L'accordo sperimentale per l'ossigenoterapia, sottoscritto dalla Regione Marche, dall'Azienda Sanitaria Unica Regionale (asur), dalle principali ditte fornitrici di ossigeno terapeutico e dalle organizzazioni sindacali più rappresentative delle farmacie sia pubbliche che private, ha come obbiettivi fondamentali quelli di assicurare un servizio migliore e uniforme su tutto il territorio, semplificare le procedure amministrative, qualificare le prestazioni e risparmiare oltre 100 mila euro al mese.
Non solo, l'intesa, operativa dai primi giorni di marzo, dovrà portare a una riduzione di oltre il 20 per cento degli attuali costi a carico del Servizio sanitario regionale.
"Tutte le parti che hanno sottoscritto l'accordo - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni - intendono adoperarsi affinché la spesa farmaceutica venga contenuta nell'ambito del tetto assegnato, senza diminuire i livelli di assistenza".

L'ossigenoterapia combatte le insufficienze respiratorie gravi e, per l'acutizzazione degli stati di ipossia, è necessaria la somministrazione di aria arricchita di ossigeno.
Questa operazione può essere fatta sia in ospedale sia domiciliarmene.
Ecco che quindi, quest'iniziativa, è un enorme passo avanti nel far sentire il paziente più a suo agio e meno libero a causa della patologia di cui soffre, tanto più se a un miglioramento del servizio corrisponde anche una diminuzione dei costi che potranno anche essere reinvestiti per l'implementazione di nuovi servizi.
Che la sanità stia cambiando rotta?

Per informazioni
www.regione.marche.it

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