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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di denuncia scritta da Ugo Gallo, segretario generale Funzione Pubblica CGIL di Cagliari: un atto di accusa che prende di mira una gestione dell'azienda USL scorretta.
Per i lavoratori e per i pazienti, che si ritrovano gli ospedali privi di infermieri.

"In questi giorni si è sviluppato sugli organi di stampa un dibattito sulla carenza degli infermieri in particolare nell'azienda USL 8 di Cagliari.
In molte sedi la FP CGIL ha denunciato una situazione che considera abbia raggiunto ormai il limite della sostenibilità, ed ha formulato anche proposte in merito.
Crediamo di fare cosa utile, per dare al dibattito un evoluzione positiva, ribadire in poche battute perché le lavoratrici ed i lavoratori, in particolare dell'azienda 8, si trovano in una condizione per cui la loro qualità di vita e di lavoro risulta inaccettabile.
La prima considerazione è che non si è programmata una politica del personale, ciò è accaduto per volontà specifica di chi ha gestito e gestisce l'azienda.
L'assenza di una politica del personale ha consentito spostamenti, trasferimenti, attribuzioni di indennità (coordinamenti, posizioni organizzative ecc..) con una logica che sicuramente non corrisponde a migliorare la qualità del servizio ed i diritti dei lavoratori. Noi abbiamo il sospetto che l'azienda, essendo un grande bacino di potere abbia seguito criteri diversi.
Il modello organizzativo si è costruito in modo tale per cui una sola persona, il dirigente del personale di concerto con il Direttore Generale, gestisce tutti i dipendenti non rispettando le leggi, ed esattamente la 42/99 e la 251/00, quelle che disciplinano le professioni sanitarie.
Riteniamo il nodo delle professioni sanitarie centrale perché se anche si assumessero degli infermieri domani, il rischio sarebbe che se i criteri di assegnazione continuano ad essere di natura diversa dall'efficienza del servizio, potrebbero essere destinati in luoghi dove servono meno.
La prima cosa da fare è il monitoraggio per conoscere dov'è allocato il personale ed andare a vedere cosa si è combinato in questi anni, contestualmente si devono applicare le leggi, quelle leggi che prevedono che le professioni sanitarie (infermieri, tecnici, riabilitativi, prevenzione ed ostetriche) devono avere un modello organizzativo basato sull'autonomia, responsabilità e competenza, cioè quanto previsto dalle citate leggi.
Sul monitoraggio, le categorie regionali di CGIL CISL e UIL hanno concordato un percorso con l'Assessore che deve partire dall'azienda 8 e che sollecitiamo affinché si inizi celermente.
Sulla valorizzazione delle professioni sanitarie incontriamo i maggiori ostacoli perché è difficile smantellare un sistema che fa troppo comodo mantenere.
Infine, in questa fase la FP CGIL di Cagliari ha proposto un indennità specifica per gli operatori sanitari che lavorano nei reparti e sui quali si scarica la mancata programmazione aziendale".

FP CGIL di Cagliari
Via Monastir 15, 09122 Cagliari
E mail. fp.cagliari@mail.cgil.it


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[Francesca Lorandi]

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