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I ricercatori del Good Samaritan Regional  Medical Center di Phoenix, in Arizona, hanno mostrato i risultati del loro studio durante il Meeting Internazionale sull'Alzheimer che si è tenuto a Stoccolma.
Usando sofisticate tecniche di scanner, gli scienziati sono riusciti a stabilire alcune anomalie nel cervello dei bambini che evidenziano una predisposizione genetica a contrarre il morbo di Alzheimer in età senile.
In base alle analisi si può stabilire se un soggetto è a rischio Alzheimer decine di anni prima dell'insorgere della malattia.
Gli scienziati utilizzano una tecnica chiamata PET, che evidenzia i cambiamenti nel cervello delle persone di un gene a cui viene associato il morbo: chi ha questo gene corre un rischio più alto di contrarre la malattia.
Secondo un altro lo studio del Rush Institute on Healthy Aging di Chicago, il numero degli americani affetti dal morbo di Alzheimer potrebbe più che triplicarsi entro il 2050 e raggiungere i 16 milioni - oggi sono 4,6 le persone malate -, mentre nel mondo arriverebbe a 45 milioni - contro i 12 milioni di oggi.
Le previsioni tengono conto dell'allungarsi delle speranze di vita degli americani: oltre gli ottantacinque anni.
L'aumento del numero dei malati sarà proporzionale, secondo lo studio all'aumento del numero degli anziani (e non a quello della popolazione, che crescerà a un ritmo estremamente inferiore).

Info

8th International Conference on Alzheimer's Disease and Related Disorders - 20-25 luglio 2002

Alzheimer's Association (U.S.A.)
919 North Michigan Avenue
Suite 1100
Chicago, Illinois 60611-1676
U.S.A.
Tel: 312-335 58 13
Fax: 312-335 57 81
Email internationalconference@alz.org

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