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''Un incontro sereno e costruttivo, che spero abbia dissipato le preoccupazioni rispetto alle scelte delle Regioni in campo nazionale, e che sicuramente lo ha fatto rispetto alle scelte della Regione Veneto per quanto riguarda il suo territorio''. Lo ha detto l'assessore alla sanita' della Regione Veneto Fabio Gava che oggi, anche nella veste di coordinatore degli assessori alla sanità delle Regioni italiane, ha incontrato a Venezia una folta delegazione della Federazione Associazioni Italiane Paraplegici (FAIP) che aveva organizzato manifestazioni in 17 Regioni esprimendo preoccupazione e contrarietà rispetto ai contenuti di uno specifico documento della Conferenza Stato-Regioni in materia di ''linee guida per l'organizzazione di un sistema integrato di assistenza ai pazienti traumatizzati con mielolesioni e/o cerebrolesioni''.

La delegazione ha incontrato anche i consiglieri regionali Margherita Miotto (Ipv) e Pierluigi Cortellazzo (An). Al centro della discussione la necessita', fortemente sostenuta dalla Faip, di attivare su tutto il territorio nazionale strutture denominate ''Unita' Spinali Unipolari'', in grado di assumersi la cura e assistenza del paziente dall'evento traumatico, attraverso la riabilitazione, sino al ritorno a casa. ''Come coordinatore nazionale degli assessori alla sanita' - ha detto l'esponente del Veneto - posso garantire che non c'e' alcuna volonta' di stoppare la nascita di queste unita', e anzi riconfermo la scelta di proseguire su questa strada. Probabilmente c'e' stato un equivoco che chiariremo nei prossimi giorni quando incontrero' a Roma il presidente nazionale di Faip. Stabilendo un protocollo operativo da attuare in tutta Italia anche in assenza di una Unita' Unipolare non abbiamo inteso stoppare il cammino di realizzazione di tali strutture, ma solo prendere atto che, oggi, ne sono attivate troppo poche e che nelle more della loro realizzazione, che sosterrò con i colleghi di Regioni che ancora non ne possiedono, e' comunque un passo avanti avere un protocollo che dica cosa fare e come assistere al meglio i pazienti nella fase iniziale del trauma''.

Venendo al Veneto, l'assessore ha confermato la scelta arrivare ad un numero di Unità Spinali Unipolari adatto a rispondere alle esigenze dei paratetraplegici e si e' detto disponibile ad un confronto in sede di definizione delle schede di riorganizzazione della rete ospedaliera veneta. In questo senso un incontro tecnico e' gia' stato fissato per i primi giorni di giugno. ''In Veneto - ha detto l'assessore - esiste gia' una Unità a Vicenza; una seconda (di fatto, e tra poco anche di diritto) c'e' a Negrar, nel veronese. Si tratta ora di valutare l'opportunità di istituirne ancora una o due, ipoteticamente a Padova e/o a Treviso. Con Faip Veneto c'e' comunque ampia unita' di vedute, a partire dalla necessita' che queste Unita' non siano molte e piccole, ma che se ne creino poche, e di dimensioni rilevanti, con attenzione particolare alla loro collocazione, all'organizzazione e alla formazione continua degli operatori''.

 

 

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