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Sembra passato molto tempo dal rischio di chiusura.
L'Ospedale di Malcesine, provincia di Verona, punto di riferimento nazionale per la lotta contro la poliomielite, chiede sia riconosciuta la sua eccellenza a livello nazionale, e lo fa per bocca della Giunta regionale del Veneto.
Eccellenza percepiblie, dati alla mano.
"Benchè oggi in Italia la poliomielite non rappresenti più un problema sanitario - spiega l'assessore alle politiche sanitarie Flavio Tosi che ha proposto alla Giunta il provvedimento - vi è ancora un numero molto elevato di persone, stimate tra 70.000 e 100.000, sopravissute alla poliomielite che ne hanno subito e ne patiscono tuttora gli esiti. L'incidenza della sindrome post polio, rilevata nelle varie pubblicazioni mondiali, varia dal 20 all'80 per cento delle persone colpite dal virus, con valori medi del 50%: una percentuale destinata purtroppo a crescere in un prossimo futuro".

Firmato dalla Regione, e con l'interessamento dell'Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 22 Bussolengo (VR) e dell'Ass. Interregionale Disabili Motori, la delibera giungerà ora nelle mani del Ministro alla Sanità Livia Turco, con l'intento che l'ospedale sulle rive del lago di Garda possa presto fregiarsi del titolo di Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite, mediante un accordo tra Stato e Regioni e Province autonome.

Nulla da inventare del resto, come sottolinea Tosi: "è evidente a tutti che Malcesine, di fatto, è l'unico ospedale in Italia che oggi ha la competenza e una esperienza ininterrotta, lunga 50 anni, per curare e dare risposte a questa delicata fascia di pazienti".
I numeri parlano da sè: il tipo e il volume di interventi ortopedici e riabilitativi che l'ospedale di Malcesine ha svolto dal 2002 al primo semestre del 2006 è aumentata dal 12 al 24 per cento, con il 63,6 per cento dei pazienti, nel 2005, con provenienza da fuori regione.
Un dato reso ancor più significativo considerata la drastica riduzione dei posti letto e il trasferimento o licenziamento di medici nel reparto di ortopedia, in seguito alla delibera del 2002, quando l'allora assessore regionale Fabio Gava aveva decretato la chiusura dell'ospedale entro il giugno 2004, provocando un fuggi fuggi tra medici e infermieri.

"Stiamo parlando dell'unica realtà pubblica esistente - continua Tosi - dove i cittadini colpiti dalla poliomielite e dalla sindrome post polio possono trovare risposte alle loro esigenze di cura e riabilitazione associata alla ricerca. La Regione del Veneto ha già approvato una proposta di progetto di sperimentazione gestionale, della durata di 3 anni rinnovabili, per attività medico-riabilitativa con una dotazione complessiva di 90 posti letto, prevalentemente di tipo riabilitativo (35 posti letto per ricovero ordinario accreditati e dedicati esclusivamente a trattamenti riabilitativi per pazienti affetti da esiti di poliomielite residenti al di fuori del Veneto; 20 per ricovero ordinario accreditati e dedicati esclusivamente a trattamenti riabilitativi per pazienti portatori di esiti di poliomielite residenti nella Regione Veneto; 25 per ricovero ordinario accreditati e destinati ad altre attività riabilitative)".

INFO:

Il sito dell'Ulss 22 di Bussolengo (VR)

Abbiamo seguito passo passo la "questione Malcesine", anche con questi articoli:
OK AL BANDO PER LA GESTIONE DELL'OSPEDALE DI MALCESINE

I POLIO NON SI ARRENDONO, E PUNTANO DRITTO SU ROMA

La pagina dell'Uniscitianoi dell'AIDM, Ass. Interregionale Disabili Motori, movimento spontaneo sorto nel 1986 in difesa dell'Ospedale di Malcesine.


[Alberto Friso]

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