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In tutte le culture antiche musica e medicina erano legate indissolubilmente.
Sciamani e “sacerdoti medici” avevano capito che il mondo è costituito anche da principi musicali. Avevano già rilevato che la musica ha un potere “incantatorio” sulla parte irrazionale dell'uomo, che procura benessere e nei casi di malattia può aiutare a ricostituire l'armonia perduta.
Tanto per fare un esempio di lungimiranza degli antichi, basti pensare che il filosofo greco Pitagora (da lui prende il nome il teorema della geometria che tutti impariamo da piccoli!) tra il IV e il V secolo avanti Cristo sottolineava la simmetria e le connessioni tra la musica e l'ordine matematico del cosmo... Già duemila anni fa si sapeva dunque che la vita dell'uomo, come quella dell'universo, è dominata da ritmo e armonia.
Sono trascorsi secoli interi, eppure il “canta che ti passa” non è passato di moda, anzi, si è “evoluto” con noi uomini fino a diventare una disciplina organizzata.
Quell'intuizione antica che noi oggi chiamiamo musicoterapia è infatti  tenuta in grande considerazione da medici, psicologi e pedagogisti.
Naturalmente sarebbe ingenuo pensare che una bronchite possa essere guarita comperando un cd di Paolo Meneguzzi, o un caso di Alzheimer possa essere risolto ascoltando una sinfonia di Beethoven!
E' ormai assodato però che l'influenza psicologica della musica è d'aiuto, concreto aiuto, nella cura di tante patologie. Cantare, suonare, danzare sono attività creative, che riescono a far emergere l'espressività e le capacità potenziali delle persone. Sono attività che contribuiscono in maniera significativa a raggiungere uno stato di equilibrio pschico, essenziale per il raggiungimento di un migliore stato di salute.
Proprio delle varie applicazioni della musicoterapia si parlerà ad Adria (Rovigo), il 20 maggio,in occasione del convegno “Musica e terapia: un pentagramma di applicazioni nei contesti socio- sanitari”,organizzato dal SIL (Servizio Integrazione Lavorativa) dell'Azienda Ulss 19 e dall'unità operativa Handicap età adulta.
Si parlerà, infatti, del ruolo della musica nel raggiungimento dell’autonomia personale, della sua valenza comunicativa nella fase prenatale e nell’infanzia, nei casi di coma e post-coma e nell’accompagnamento alla morte, del suo influsso nella malattia di Alzhaimer.
In mattinata, tra gli altri, sono attesi gli interventi del Prof. Lino Vianello, docente universitario alla Ca’ Foscari di Venezia, che terrà una lectio magistralis su “Intelligenza musicale e le altre forme di intelligenza nell’autonomia personale”, e del Prof. Roberto Ghiozzi (Università di Verona) su “Musicoterapia umanista, trasformativa nei casi di coma, post-coma e nell’accompagnamento alla morte”.
Nel pomeriggio si parlerà di parto con la Dott.ssa Elisa Benassi e di disabilità con  la Dott.ssa Maria Chiara Paparella (direttore U.O.C. Materno-Infantile, Famiglia e Handicap).
Chiuderanno la sessione il Dott. Ivan Ordiner e la Dott.ssa Elisa D’Agostini (Musicoterapisti Ass. ARTEM – Udine), parlando di “Esperienze nei laboratori di musicoterapia nella disabilità. Introduzione alla spettacolizzazione”
Il convegno sarà anche occasione per presentare l’esperienza della musicoterapia nella disabilità realizzata negli ultimi anni all’Ulss 19.
 La giornata di lavori si concluderà infatti con una rappresentazione musicale: “...perchè dire non si può”.  I protagonisti della scena sono i  ragazzi disabili seguiti dall’unità operativa Handicap età adulta di Adria.


INFO:

Segreteria organizzativa del convegno:
Unità Operativa Handicap Adulto e S.I.L.
Via Badini, 42 (ex Dispensario) – ADRIA (Ro)
Tel. 0426.940642 - 940629 - Fax 0426.940611
E-mail sildusl19@libero.it

Sito della Federazione Italiana Musicoterapisti

Il sito di Musicoterapiaonline

MUSICOTERAPIA

L'UNIVERSITA' E LA MUSICOTERAPIA INDIANA

LA STRAVAGANZA COME TERAPIA DEL DISAGIO PSICHICO


[Anna Ferrarese]

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