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Dopo il no del governo del 27 Maggio scorso all'interrogazione parlamentare sottoposta da Mauro Bulgarelli dei Verdi per chiedere l'approvazione della proposta di legge dell' ACT (Associazione per l'uso terapeutico della Cannabis) per  legalizzare l'uso di farmaci contenenti il principio attivo della Cannabis Indica (testo disponibile in formato pdf, oppure si può consultare la sezione ATTI PARLAMENTARI di http://medicalcannabis.it).

Si ritorna a  parlare di battaglie legali a sostegno dei pazienti coinvolti in vicende giudiziarie, di un'indagine per raccogliere dati sui pazienti italiani che si curano con i derivati della Cannabis.
Come ricorderete, nello Speciale sulla Cannabis terapeutica si era mezionata la storia di Lino Vinci e della sua disobbedienza che gli era costata la segnalazione in Prefettura come assuntore di droghe.
Quella era stata una provocazione, ma una clamorosa sentenza riconosce invece che l'uso terapeutico, anche se non previsto dal Codice Civile, è una legittima causa di giustificazione: quindi, curarsi con la Cannabis non costituisce reato.
Ci riferiamo al caso di un uomo di 46 anni sieropositivo che il 19 Aprile 2002 a Villa San Giovanni era stato fermato perchè trovato in possesso di 17.6 gr. di hashish e 15.7 gr. di marijuana.
L'uomo sosteneva di usare tali sostanze a scopo terapeutico.
Il P.M. di Reggio Calabria lo rinvia a giudizio contestandogli il reato di detenzione illegale di stupefacenti, ma il giudice dell'udienza preliminare, dopo aver esaminato l'ampia documentazione scientifica presentata dalla difesa a sostegno della validità terapeutica dei derivati della Cannabis in pazienti con HIV, sentenzia il non luogo a procedere perchè il fatto non costituisce reato.
"L'uso terapeutico, nella misura in cui si qualifica come elemento serio, scientificamente riscontrabile, interviene sulla struttura stesa della fattispecie penale, di cui azzera l'antigiuridicità, qualificandosi per tanto come scriminante tacita".
Per la prima volta in Italia viene riconosciuto esplicitamente l'uso terapeutico.
La battaglia per la legalizzazione, dunque, procede e, alla già numerosa lista di Comuni che si sono dichiarati a favore della Cannabis Terapeutica, si aggiunge anche il comune di Bolzano che il 25 Luglio scorso ha approvato una mozione presentata da Cristina Zanella (Italia dei Valori - Lista Di Pietro) in cui si impegna la Giunta Comunale "a sollecitare il Governo Nazionale, tramite il Ministero della Salute e il Consiglio Superiore della Sanità a promuovere un percorso di ricerca e di sperimentazione sull'uso terapeutico della cannabis e dei suoi derivati e di far approvare una normativa che ne disciplini l'uso medico" (per info clicca qui).
Fra le iniziative promosse dall'ACT c'è un'indagine per raccogliere informazioni e conoscere la situazione in Italia fra le persone che usano a scopo terapeutico i derivati della Cannabis: quanti sono i pazienti che si curano con questa terapia, di quali malattie sono affetti, quali sono i risultati ottenuti, quali gli effetti collaterali, come se la procurano, quanti hanno avuto problemi con la legge.
Il questionario e scaricabile seguendo il link sull'home page del sito http://medicalcannabis.it, e l'Associazione precisa che non vuole essere  in alcun modo un incoraggiamento a trasgredire le leggi, e invita a non inserire dati personali identificativi.
Anche l'Association for Cannabis as Medicine ha condotto un'indagine sulla realtà della cannabis terapeutica in Germania e dai risultati ottenuti da Franjo Grotenhermen e Martin Schnelle che presentano sull'ultimo numero del Journal of Cannabis Therapeutics si rileva che oltre il 25% dei pazienti che fanno uso terapeutico di derivati della cannabis sono afflitti da sindromi dolorose croniche.
Altre patologie frequenti nel campione preso in esame dai ricercatori tedeschi sono risultate la sclerosi multipla (17.5%), la sindrome di Tourette (11.9%), disturbi gastrointestinali quali nausea e perdita dell'appetito (14%), l'AIDS e le patologie HIV-correlate (10.5%) e l'emicrania (4.9%). Meno frequente l'uso per i disturbi correlati ad altre malattie quali l'epilessia, le lesioni del midollo spinale, l'epatite C, la depressione, i disturbi del sonno, l'asma, le allergie, la fibromialgia.

Ad Asti, sabato 8 novembre, si terrà un convegno dal titolo titolo "Trattamenti convenzionali e innovativi nella Sclerosi Multipla", a cui sarà dedicata particolare attenzione al potenziale terapeutico dei derivati della cannabis nel trattamento dei sintomi della SM.

Il convegno è organizzato dalla sezione di Asti della Associazione Italiana Sclerosi Multipla, con il patrocinio della ASL 19 della Regione Piemonte e della Associazione per la Cannabis Terapeutica, e sarà aperto da un messaggio di saluto della Prof.ssa Rita Levi Montalcini, Presidente onorario dell'AISM.
Si articolerà in varie sessioni di interventi dedicati alle strategie terapeutiche innovative, con la partecipazione del Dott. Vincenzo Di Marzo, Primo Ricercatore dell'Endocannabinoids Research Group di Napoli e componente del comitato scientifico di ACT, che parlerà del ruolo del sistema endocannabinoide nel controllo dello sviluppo e dei sintomi della Sclerosi Multipla.
Seguiranno gli interventi del Prof. Alan J. Thompson, dell'Istituto di Neurologia dell'Università di Londra, e del Dott. Geoffrey Guy, della GW Pharmaceuticals di Londra, che presenteranno, in anteprima assoluta, i risultati delle sperimentazioni cliniche condotte nel Regno Unito sull'uso dei derivati della cannabis nel trattamento dei disturbi correlati alla Sclerosi Multipla.
Altri relatori presenti al convegno saranno il Prof. Mario A. Battaglia, Presidente Nazionale AISM e FISM, i Dott. Antonio Bertolotto e Marco Capobianco, del Centro di Riferimento Regionale SM di Orbassano, il Prof. Carlo Pozzilli, Responsabile del Centro SM dell'Ospedale S. Andrea, Università La Sapienza, Roma, il Dott. Walter Troni, Direttore SOC Neurologia, Ospedale Civile di Asti, il Prof. Alan J. Thompson, del Queen's Square Hospital di Londra.
Oltre ai relatori parteciperanno alla tavola rotonda, la Dott.ssa Lucia Palmisano dell'AISM di Roma, ricercatrice presso l'Istituto Superiore della Sanità.

La partecipazione al convegno è gratuita, ma per motivi organizzativi è richiesta l'iscrizione.

Per informazioni
ASL 19 Asti dalle 14,00 alle 20,00
Tel. 0141 394001
Dott.ssa Lenzi lenzi@asl19.asti.it

AISM sezione Asti dalle 9,00 alle 12,00
Tel. 0141 599688
Roberto Bellisi bellisiroberto@tin.it

Per il programma dettagliato del convegno clicca qui - sezione NEWS

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