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Salve, sono mamma affidataria e tutore di un bimbo down di quasi 5 anni che convive con la nostra famiglia.
Abbiamo richiesto all'ufficio INPS della nostra città l'autorizzazione a prendere 5 giorni di congedo parentale retribuito perché il bambino deve essere operato. L'impiegato ci ha detto che non è sicuro di poterci concedere i permessi perché appunto il bambino è ricoverato e quindi se ne occupa il personale del reparto e a noi non spetta quindi il congedo.
A me pare che il disabile debba essere ricoverato stabilmente in una struttura residenziale per non poter godere dei permessi. Chi ha ragione???
La ringrazio della cortese attenzione
Debora


La risposta dell'avvocato

Gentile signora Debora, l'interpretazione delle norme sulla disciplina dei permessi retribuiti per assistenza ai disabili non è di facile interpretazione. Perciò è necessario considerare la giurisprudenza e la lettura offerta dagli Enti competenti. La Corte Costituzionale, nella sentenza n. 325/1996, ha posto in evidenza come, nell'interpretare la normativa sopra citata, si debba, da un lato, tener conto delle molteplici difficoltà che l'assistenza ad un disabile pone, ma, dall'altro, non si debba correre il rischio di "dare alla norma un rilievo eccessivo, perché non è immaginabile che l'assistenza al disabile si fondi esclusivamente su quella familiare". In base a tale orientamento giurisprudenziale ormai consolidato, l'INPS, con circolare 90/2007, ha dettato fra l'altro la seguente indicazione: a) che, per esplicita previsione legislativa, non dia titolo ai permessi ex art. 33 della legge 104/92 il caso del ricovero a tempo pieno, per ciò intendendosi il ricovero per le intere ventiquattro ore; b) che faccia eccezione al caso precedente quello rappresentato dal ricovero a tempo pieno, finalizzato ad un intervento chirurgico oppure a scopo riabilitativo, di un bambino di età inferiore ai tre anni con disabilità in situazione di gravità , per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura ospedaliera il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare.

Avv. Antonella Poli ‑¬â€˜ LavoroSalute.it

Per approfondire consulta lo speciale LEGGE 104 PER DISABILI

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