Elezioni regionali Veneto 2015
Nuovi LEA e assistenza protesica, le posizioni del candidato Jacopo Berti (M5S)
In occasione delle prossime elezioni regionali in Veneto, disabili.com ha rivolto ai candidati alcune domande per conoscere la loro posizione e gli impegni in merito al tema Nuovi LEA e assistenza protesica.
Queste le risposte del candidato alla Regione Veneto, Jacopo Berti (Movimento 5 Stelle):
D. E' aperta la prospettiva di approvazione a breve dei nuovi Lea e assistenza protesica, ma resta sullo sfondo la spada di Damocle dei tagli alla sanità. Quale impegno si assume rispetto alle esigenze di cura dei cittadini del Veneto?
R. Il movimento mette al primo posto il cittadino, perciò ritiene che i servizi alla persona in ambito sociosanitario devono essere garantiti. Il trovare le risorse è solo conseguenza di questa volontà politica, che porta a fare scelte di bilancio che non favoriscano ad esempio grandi opere inutili. Quindi qualora il governo continui a tagliare fondi alla sanità pubblica, il M5S si impegna a contrastare questi tagli nelle sedi legittime e comunque a garantire i livelli di assistenza e a migliorarli, grazie alla collaborazione e il confronto con operatori e associazioni. Ovviamente questo non significa comprare a scatola chiusa ma valutare attentamente i costi e benefici alfine di garantire a tutti adeguate prestazioni.
D. Per l'assistenza protesica, nelle bozze degli elenchi, verrebbero cancellate prestazioni che sono indispensabili per particolari patologie. Se tale scelta venisse confermata, lei al governo della Regione Veneto si impegna a garantire prestazioni extra LEA per rispondere alle esigenze reali delle persone?
R. Il movimento credendo nel confronto continuo con i cittadini, non può non rendersi disponibile a garantire gli extra LEA in realtà necessari alla persona. Questi andranno concertati tutti assieme alle strutture sanitarie, agli operatori del comparto ai rappresentanti delle categorie e le associazioni.
D. Con riferimento agli ausili tecnici, molti utenti temono che, con una visione sempre più orientata alla standardizzazione, si stravolga nei fatti l'obiettivo di offrire alla persona disabile soluzioni e strumenti personalizzati. Ma la personalizzazione è elemento necessario per avere uno strumento realmente rispondente in un'ottica di efficienza ed efficacia della cura. A quali misure si impegna per garantire ai cittadini disabili ausili appropriati, utili a migliorare le condizioni di vita e l'integrazione nella società?
R. L'individuazione di soluzioni personalizzate è considerata da noi indispensabile per ottenere il migliore servizio alla persona senza sprechi. Premesso ciò, a nostro avviso la standardizzazione degli acquisti o delle erogazione di prestazione va intesa come metodo di lavoro non come metodo di acquisizione delle forniture o delle prestazioni al fine di garantire una adeguata cura. Siamo certi che la via da perseguire sia il coinvolgimento della persona e delle associazioni nella scelta delle prestazioni necessarie nei casi singoli.
D. Nell'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica, sono più che mai necessarie azioni di razionalizzazione, di innovazione e sperimentazione. L'argomento riguarda diversi soggetti interessati: dalle persone con disabilità, alle aziende, alle strutture sanitarie, agli operatori del comparto. Per definire e realizzare le relative politiche nel Veneto, il confronto con le parti interessate è quindi auspicabile. Come si pone rispetto alla proposta di istituire un tavolo permanente regionale sull'assistenza protesica?
R. Come movimento che nasce dai cittadini per i cittadini consideriamo indispensabile un tavolo permanente di confronto sulla assistenza protesica e più in generale nella gestione della disabilità al fine di migliore le condizioni di vita delle persone, perché solo con un confronto aperto tra tutte le parti è possibile garantire soluzioni efficaci.
