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Elezioni regionali Veneto 2015

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Nuovi LEA e assistenza protesica, le posizioni della candidata Alessandra Moretti (PD)

In occasione delle prossime elezioni regionali in Veneto, disabili.com ha rivolto ai candidati alcune domande per conoscere la loro posizione e gli impegni in merito al tema Nuovi LEA e assistenza protesica.
Queste le risposte della candidata alla Regione Veneto, Alessandra Moretti (Partito Democratico):

D. E' aperta la prospettiva di approvazione a breve dei nuovi Lea e assistenza protesica, ma resta sullo sfondo la spada di Damocle dei tagli alla sanità.  Quale impegno si assume rispetto alle esigenze di cura dei cittadini del Veneto?
R. La Regione con dgr 2718 2014 ha riconfermato il tetto dei 15 euro pro capite (comprensivo dei Dispositivi extra-nomenclatore, cespiti e servizi accessori tra cui sanificazioni, manutenzioni, etc.). Il tetto come strumento di governo è di per sé sintetico e poco rappresentativo. Riteniamo rimodulabile il tetto, sia in relazione agli aggiornamenti degli elenchi e quindi del nuovo mix di richieste che ne conseguirà, ma anche e soprattutto in relazione all'aumento della platea degli assistiti e delle loro esigenze.

D. Per l'assistenza protesica, nelle bozze degli elenchi, verrebbero cancellate prestazioni che sono indispensabili per particolari patologie.  Se tale scelta venisse confermata, lei al governo della Regione Veneto si impegna a garantire prestazioni extra LEA per rispondere alle esigenze reali delle  persone? 
R. La revisione dei Lea non impone di eliminare gli extra Lea, ma un aggiornamento degli elenchi in relazione all'evoluzione tecnologica e di mercato. Di conseguenza si dovrà solo allineare la logica di inclusione-esclusione dagli elenchi alle reali necessità.

D. Con riferimento agli ausili tecnici, molti utenti temono che, con una visione sempre più orientata alla standardizzazione, si stravolga nei fatti l'obiettivo di offrire alla persona disabile soluzioni e strumenti  personalizzati.  Ma la personalizzazione è elemento necessario per avere uno strumento realmente rispondente  in un'ottica di efficienza ed efficacia della cura. A quali misure si impegna per garantire ai cittadini disabili ausili appropriati, utili a migliorare le condizioni di vita e l'integrazione nella società?
R. La standardizzazione dovrà essere solo negli strumenti di programmazione e gestione dell'assistenza protesica. Questa sarà contemperata da una necessaria logica di "case management". Le richieste e il riconoscimento degli ausili non possono prescindere dalla necessaria personalizzazione  di questi ultimi.

D. Nell'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica, sono più che mai necessarie azioni di razionalizzazione, di innovazione e sperimentazione. L'argomento riguarda diversi soggetti interessati: dalle persone con disabilità, alle aziende, alle strutture sanitarie, agli operatori del comparto. Per definire e realizzare le relative politiche nel Veneto, il confronto con le parti interessate è quindi auspicabile. Come si pone rispetto alla proposta di istituire un tavolo permanente regionale sull'assistenza protesica?
R. Occorre una vera e propria task force regionale che, oltre alla componente pubblica, coinvolga il privato, sociale e il mondo dell'associazioni. Si tratta di una buona pratica da portare avanti.


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