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marina_comettoAbbiamo chiesto a Marina Cometto, forumista di Disabili.com e titolare della Rubrica Ditelo a Marina, di commentare per noi il Decreto Anticrisi

Marina, cosa ne pensa dell'introduzione dell'INPS nel processo di accertamento di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità ? Trova che sia un metodo per contrastare le frodi o solamente un'ulteriore burocratizzazione della pratica?

L’introduzione di un’ulteriore figura medica, quella di un medico dell’INPS nelle Commissioni per gli accertamenti dello stato di invalidità civile, secondo me è perfettamente inutile. Sono già 4 le figure mediche teoriche (perché in pratica spesso in Commissione le figure mediche presenti sono 2 e i cittadini non hanno strumenti per segnalare questo) per cui solo aumentare di numero i componenti, senza poi offrire strumenti ai cittadini di denunciare le manchevolezze e le carenze, è solo un ulteriore burocratizzazione dell’intero iter. Senza dimenticare che il medico Inps è stato finora deputato solo all’accertamento della capacità lavorativa di un soggetto, l’invalidità civile quando contempla anche gravi stati di handicap necessita di medici che conoscano approfonditamente il vario campo delle malattie genetiche, neurologiche, psichiche mettendo in pratica veramente l’ICF. Non sono quindi necessari secondo me altri medici, ma medici competenti, attenti e preparati e scrupolosi: non è la quantità che assicura correttezza ma la qualità .
Il Decreto prevede anche che sarà l’INPS a accertare la permanenza dei requisiti sanitarie e da Gennaio 2010 le domande volte a ottenere i benefici in materia di invalidità civile dovranno essere presentate all’INPS, ma che garanzia d’obiettività ci potrà essere se il controllo e il controllore appartengono allo stesso Ente? CONFLITTO D’INTERESSI?

Otto milioni di soggetti coinvolti nell'assegnazione del bonus familiare, un tetto massimo di 35 mila euro. Pensa che i bonus familiari servano davvero? 35 mila euro fanno la differenza per una famiglia con un disabile a carico?

NO, non credo che i bonus siano la soluzione per aiutare una famiglia con uno o più componenti con handicap o disabile al suo interno; anche perché se non si inizierà a mettere in atto la valutazione ICF ogni stato di invalidità riconosciuto al 100% avrà sempre lo stesso identico riconoscimento economico, invece nel 100% vi sono inclusi sia le persone che possono lavorare, studiare, fare vita sociale, ma anche le persone -minori e adulti- che sono totalmente dipendenti da altri per ogni atto quotidiano e che rimangono a carico della famiglia tutta la vita, è necessario che il legislatore prenda atto di questa enorme differenza per ristabilire una vera giustizia e equità sociale.
A parte questa dovuta chiarificazione credo che siano molte le famiglie con persone disabili, specie figli con disabilità , che non raggiungono i 35mila euro di reddito annuo .

Cosa ne pensa dell'abrogazione del comma 5 dell'art.71 della Legge 133/2008? Pensa che abbia una reale utilità o sarebbe stato meglio ripensare in toto la normativa sui permessi in caso di familiare disabile?

Credo che in questo caso sia stata apportata una giusta modifica alla precedente legge che penalizzava chi veramente aveva necessità dei permessi per l’assistenza a un familiare disabile, il ripristino all’indennità di presenza, non si capiva perché poteva essere riconosciuta per tutte le altre assenze per motivi di famiglia: lutto, congedo per maternità o per paternità , per i disabiliti gravi lavoratori ,ma non per chi assiste un famigliare con grave disabilità , era una grave ingiustizia che è stata sanata, sarebbe utile rivedere però con calma , riflessione e collaborazione la normativa inerente ai permessi per evitare sia gli abusi che le penalizzazioni delle famiglie.

Per chi non lo sapesse, cos’è l’ICF ?
L’ICF si delinea come una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità .
Tramite l’ICF si vuole quindi descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità , ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità .
Lo strumento descrive tali situazioni adottando un linguaggio standard ed unificato, cercando di evitare fraintendimenti semantici e facilitando la comunicazione fra i vari utilizzatori in tutto il mondo.

Per INFO:

www.claudiabottigelli.it
diteloamarina@disabilforum.com

In DISABILI.COM:

La rubrica DITELO A MARINA

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