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Nell’Anno Europeo delle Persone con Disabilità, per la promozione di una nuova cultura delle persone disabili, prosegue con un’altra tappa il calendario di iniziative venete.

Sabato 25 ottobre, dalle ore 9.00, nell’Aula Magna di Palazzo del Bo (Università degli Studi di Padova), si svolge la Settima sessione del Tribunale dei diritti dei disabili, un’iniziativa promossa da Anffas Nazionale, in collaborazione con la Regione Veneto.

Nato nel 1999 su iniziativa di Anffas Onlus nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) e di alcuni magistrati sensibili al rispetto della giustizia nei confronti delle persone con disabilità, il Tribunale dei diritti dei disabili, pur essendo un organo extragiudiziario, intende offrire sentenze giuridiche di riferimento a chi deve affrontare problematiche legate alla disabilità.

Tre i casi in esame:

Caso n. 1 - Riabilitazione

Ernesto, un ragazzino di 8 anni, affetto di disabilità intellettiva, necessita di un ciclo estensivo di riabilitazione sanitaria non erogato né dalla sua ASL nè nell'Azienda Ospedaliera Provinciale, ma in un centro della stessa regione, a notevole distanza dal luogo di residenza.
C'è la possibilità di imporre all'ASL di dotarsi di strutture in grado di soddisfare tali esigenze?

Caso n. 2 - Lavoro e emarginazione

Un ragazzo disabile con diploma di operatore di computer, dopo anni di attesa viene assunto in un grande magazzino distante 40 KM da dove abita.
Per un lavoro di 4 ore impegna in totale 9 ore.  I turni di lavoro vengono cambiati anche anticipandoli a tal punto che il  ragazzo non non può più andare al lavoro con i mezzi pubblici. Con l'intervento di un sindacato, il ragazzo riottiene l'orario originario, diventando però magazziniere.
Può un'azienda modificare il contratto iniziale eludendo gli impegni del progetto lavorativo per persone disabili?

Caso n. 3 - Malasanità 

Una infermiera professionale si trova a lavorare in un reparto d'ospedale dove si trattano pazienti con malattie particolari potenzialmente nocive al feto.
Il personale però non viene informato di questo rischio.
L'infermiera, una volta rimasta incinta, accusando disturbi chiede, inascoltata, di essere trasferita. Nasce una figlia disabile.
La richiesta di essere sottoposta ad esame del DNA non viene accolta.
I genitori si domandano cosa è successo alla loro figliola.
Si chiedono inoltre se il chiedono se il negare il trasferimento sia stato corretto, se le richieste di  accertamenti possono essere disattese e chi ha il dovere di prendersi carico dell'approfondimento della situazione invalidante.

 

«La tutela e la promozione dei diritti sono un passaggio culturale fondamentale – spiega Antonio De Poli, Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit.
Questa sessione del Tribunale, che abbiamo l’onore di ospitare in Veneto, cade tra l’altro in un momento particolarmente significativo in cui, a livello nazionale, la Camera dei Deputati ha accolto la proposta di istituire la figura “dell’amministratore di sostegno”.
Era una delle richieste emerse dal Meeting di Montegrotto lo scorso giugno e inserite nel documento discusso e poi presentato al governo».
«Le barriere più dure da abbattere, ben oltre quelle architettoniche, nascono dentro di noi: per questo occorre lavorare per una nuova cultura verso la disabilità, che anche il Tribunale può aiutarci a sostenere» conclude l’Assessore.

«Non vogliamo la pacca sulla spalla o la lacrimetta sul ciglio di chi ci sta davanti – dice Lilia Manganaro di Anffas nazionale.
Noi vogliamo che i nostri ragazzi siano considerati persone e che i loro diritti siano rispettati sempre. È da questo forte desiderio che è nata l’Anffas.
Anche attraverso un’iniziativa importante come il Tribunale dei diritti dei disabili, riusciamo a farci voce per i nostri figli, perché la società li consideri cittadini a tutti gli effetti
».

Questo il programma della giornata di sabato 25 ottobre 2003.

Alle ore 9.00 sono previsti i saluti di Vincenzo Milanesi, Rettore dell’Università di Padova, Giustina Mistrello Destro, sindaco di Padova, Vittorio Casarin, presidente della Provincia di Padova.
Alle 9.30 introducono la giornata Antonio De Poli, Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit, e Maddalena Borigo Daniel, Presidente Anffas Onlus Veneto.
Modera Lilia Manganaro dell’Anffas Nazionale.
Annamaria Alberghetti del Foro di Padova, inizia i lavori e Maurizio Origgi, presidente di Anffas Alto Lario Onlus, e Piero Calabrò, presidente del Tribunale dei diritti dei disabili, presentano il Tribunale dei diritti dei disabili.

Seguono la disamina dei tre casi emblematici, il dibattito in aula e l’interpretazione giuridica per aiutare a orientarsi chi ogni giorno è alle prese con frequenti situazioni di diritti violati.

Alle 12.30 sono previste le riflessioni finali di Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas onlus.

Nel pomeriggio, alle ore 15.30, allo Stadio Plebiscito (via Geremia, 2/2 a Padova) le squadre Nazionale magistrati, Stampa Veneta Insieme e Rappresentativa Veneta Avvocati disputano un triangolare di calcio.
Un pomeriggio all’insegna della festa, ma soprattutto della solidarietà per portare “in campo” una testimonianza di impegno a favore di una società più responsabile verso ogni cittadino.
E per questo motivo, per dare un “calcio all’ingiustizia”, le squadre giocheranno con i palloni del commercio equo e solidale certificati Trasfair e distribuiti a Padova dalla cooperativa La Tortuga. Grazie a questo progetto, centinaia di famiglie di Sialkot in Pakistan possono contare su salari dignitosi che consentono ai loro figli di frequentare la scuola e di toglierli dalla morsa del lavoro e dello sfruttamento.

L’ingresso allo stadio è libero.

 

 

INFO
www.venetosociale.it

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