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bilanciaInterventi di integrazione e sostegno a cura dello Stato ma anche delle Regioni

Finalmente anche in Italia la sordo-ciecità sarà riconosciuta come una disabilità specifica e unica: lo stabilisce la Legge n. 17 del 24 giugno 2010, "Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordo-cieche", in vigore dal 14 luglio scorso. Fino ad ora infatti le persone affetta sia da sordità che da cecità era considerate portatrici di handicap per somma di invalidità , la nova legge porta lo stato italiano invece ad allinearsi con quanto previsto dalla "Dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordo-cieche", redatta il 1 aprile 2004 dal Parlamento europeo, e riconoscere la patologia come unica. Questo permetterà , evidentemente, una maggiore salvaguardia dei diritti dei "nuovi" sordo-ciechi, favorendo così per essi pari opportunità e una migliore qualità di vita.

Nel testo della legge si definiscono "affette da sordo-cecità " le persone cui siano distintamente riconosciute entrambe le disabilità , ai sensi della normativa vigente in materia di sordità civile e cecità civile. Dall'entrata in vigore della legge, ai soggetti che percepiscono indennità in modo disgiunto, in virtù della qualifica di soggetti sordi e ciechi, viene riconosciuta l'unificazione del trattamento, e beneficiano altresì delle agevolazioni assistenziali per l'inserimento lavorativo, già riconosciute dalla legge per i due distinti handicap.

Le modalità di accertamento e di erogazione unificata delle indennità e delle prestazioni si applicano alle domande presentate dall'entrata in vigore della legge o in occasione di eventuali revisioni programmate. A norma di legge, l'accertamento della sordo-cecità è effettuato dall'Azienda Sanitaria locale competente per territorio mediante la commissione medica che procede alla valutazione di entrambe le disabilità sulla base della documentazione clinica presentata dall'interessato.

Il testo della legge prevede anche che, nei limiti delle risorse già rese disponibili dalla legislazione vigente, siano previsti interventi per l'integrazione ed il sostegno sociale delle persone sordo-cieche, in modo particolare per l'inserimento lavorativo. Anche le Regioni però dovranno fare la loro parte, potranno infatti, nei limiti delle loro competenze, individuare specifiche forme di assistenza individuale per soggetti sordo-ciechi, con particolare riferimento alla fornitura di sostegno personalizzato mediante guide-comunicatori e interpreti.


PER APPROFONDIRE:

Leggi il testo completo della Legge n. 17 del 24 giugno 2010


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Alessandra Babetto

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