Menu

Tipografia

5 per millePer il momento siamo ancora liberi di scegliere

Il Ministro Tremonti aveva proposto la costituzione di un’associazione ad hoc che potesse divenire destinataria del 5x100 della dichiarazione dei redditi degli italiani per finanziare la ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Si tratta di una quota pari al 5 per mille dell’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) da destinare a finalità di interesse sociale.
Questa proposta ha rischiato di vanificare la sussidiarietà fiscale, introdotta dalla Finanziaria del 2005). Il 5x100 può essere infatti destinato ad associazioni non a fine di lucro che si occupano di tematiche sociali, benefiche e umanitarie.

A fine aprile è stato stabilito dal Consiglio dei Ministri che il 5 per mille aggiuntivo per lo Stato non sarebbe rientrato nelle misure volte a fronteggiare l’emergenza terremoto.
Scelta obbligata, vista la mobilitazione massiva del mondo dell’associazionismo italiano. Un provvedimento del genere avrebbe infatti limitato tragicamente le risorse del no profit, che peraltro si è immediatamente attivato nel contesto dell’emergenza sismica.

Tra le finalità dei fondi dell’8 x100 (legge 222/1985) ci sono, tra le altre cose, le calamità naturali e la conservazione dei beni culturali. Non è chiaro però per quale motivo nessuno abbia pensato a destinare proprio quella quota (che storicamente viene destinata alla Chiesa Cattolica dalla maggior parte dei cittadini) a questa tragica emergenza.

Anche per il 2009 il 5 per mille può quindi essere destinato ai soggetti che sono ammessi al beneficio. Si tratta di soggetti di diverse tipologie: enti del volontariato, della ricerca scientifica e dell’università , della ricerca sanitaria, attività sociali svolte dal comune di residenza o sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI a norma di legge.
Le modalità di ammissione sono indicate chiaramente dall’Agenzia delle Entrate, per il 2009 scadevano il 20 aprile. Gli elenchi degli enti che hanno fatto richiesta sono disponibili online allo stesso indirizzo.

La denuncia dell’instabilità della situazione legata al 5 per mille viene però annunciata da Corrado Stilo, responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione €˜Giuseppe Dossetti: i Valori ‑¬â€˜ Tutela e Sviluppo dei Diritti‑¬ (http://www.dossetti.it). Il portavoce dell’Associazione ha infatti dichiarato che un’analisi della finanziaria in corso di esame in questi giorni nel Parlamento italiano lascia intravedere ad oggi il tentativo di soppressione del cinque per mille, destinato dai contribuenti alle organizzazioni di volontariato.
€˜Assistiamo in questi giorni non solo a scontri tra le istituzioni dello Stato ma a tentativi di scippo perpetrati ai danni delle forze più vive e civilmente impegnate nel sociale, quali le organizzazioni del Terzo Settore. Il cinque per mille con cui il contribuente italiano intendeva destinare una parte delle imposte a soggetti operanti nel sociale è stato prima eliminato dal riquadro predisposto per il prossimo anno tributario e poi a stento reintrodotto nell’ultima bozza all’esame della Camera. Si stenta a credere che il ministro Tremonti anziché tagliare sugli sprechi evidenti a tutti in molti settori della vita pubblica , se la prenda con un sistema da lui stesso elaborato nel 2006 e che, in parte, dava un po’ di ossigeno a tante meritorie associazioni del volontariato italiano.‑¬

Per il momento destinare liberamente il proprio 5 per mille è ancora possibile. Qui l’Agenzia delle Entrate vi spiega come.

Per info:
http://www.agenziaentrate.gov.it
www.dossetti.it

In DISABILI.COM:

IN VENETO UN FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA

UMBRIA, ASSEGNO DI CURA: LA REGIONE LO CANCELLA

Ilaria Vacca

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy