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Quali sono le agevolazioni per un malato di cancro che conservi un livello di autonomia e abilità tali da permettergli di continuare a lavorare?

Abbiamo introdotto in passato le percentuali di invalidità civile per patologia oncologica (D. M. Sanità 5/2/1992 e successive modifiche) e, più di recente, anche l’introduzione di un nuovo protocollo sperimentale consente l’attivazione tempestiva della pratica di invalidità oncologica presso l’INPS ma quali sono le agevolazioni per un malato di cancro che conservi un livello di autonomia e abilità tali da permettergli di continuare a lavorare?

Parlando di benefici lavorativi in caso di disabilità oncologica, possiamo dire anzitutto che il riconoscimento dello stato di handicap grave per il malato comporta il diritto per il malato stesso e per la persona che lo assiste a non essere trasferiti in altra sede di lavoro senza il loro consenso e a scegliere, quando possibile, una sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. I malati oncologici in stato di handicap grave e con invalidità civile superiore al 67% assunti presso enti pubblici in seguito a concorso o ad altro titolo spettano, inoltre, godono dei seguenti diritti: scelta prioritaria tra le sedi disponibili; precedenza per la scelta della sede di trasferimento, nel caso ne abbiano fatto domanda.

PERMESSI RETRIBUITI - La malattia oncologica e il riconoscimento dello stato di handicap grave danno il diritto a permessi lavorativi retribuiti per curarsi. Il malato oncologico lavoratore in stato di handicap grave potrà scegliere tra 2 ore al giorno o 3 giorni al mese, mentre il familiare che lo assiste avrà diritto a 3 giorni di permesso al mese, a condizione che il disabile da assistere non sia ricoverato a tempo pieno.
Sia per il lavoratore, sia per il familiare, nel caso di lavoro part-time, i permessi sono ridotti in proporzione all’orario di lavoro. I permessi non utilizzati nel mese non possono essere usati nei mesi successivi.

CONGEDI LAVORATIVI – Presentando richiesta al datore di lavoro, il malato oncologico o, in alcuni casi, il familiare che lo assiste possono avere diritto ad usufruire di diversi tipi di congedo:
- CONGEDO RETRIBUITO DI 30 GIORNI ALL’ANNO PER CURE: un periodo di congedo retribuito per cure mediche della durata massima di 30 giorni per anno da usufruire anche in maniera frazionata. Questi giorni di congedo si aggiungono al periodo di comporto (il periodo di malattia durante il quale il lavoratore non può essere licenziato). Questa agevolazione spetta al malato oncologico cui sia stata riconosciuta una invalidità civile superiore al 50% e che abbia necessità di effettuare delle cure mediche connesse alla propria invalidità.

- CONGEDO STRAORDINARIO BIENNALE RETRIBUITO (Legge 388/2000): un periodo di congedo straordinario retribuito, continuativo o frazionato, fino a un massimo di 2 anni. Questa agevolazione spetta al coniuge convivente del malato oncologico portatore di handicap grave o, in alcuni particolari casi, ad altre persone di diverso grado di parentela col malato oncologico (genitori, figli conviventi, fratello o sorella). I lavoratori dipendenti che anno un figlio minore malato di cancro possono fare domanda per ottenere il congedo straordinario retribuito.

- CONGEDO BIENNALE NON RETRIBUITO PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI: un periodo di congedo non retribuito, continuativo o frazionato, della durata massima di 2 anni per gravi e documentati motivi familiari. In tale periodo il lavoratore conserva il posto di lavoro, ma non ha diritto alla retribuzione e non può lavorare. Questa agevolazione spetta al lavoratore dipendente, sia pubblico che privato.

ALTRE AGEVOLAZIONI – Esistono poi tutta una serie di “aiuti” di cui il malato oncologico può usufruire per essere messo nelle condizioni di proseguire la propria prestazione lavorativa, compatibilmente con lo stato di salute e l’evoluzione della malattia. Tra questi:

- ASSENZE PER TERAPIE SALVAVITA: giorni di assenza dal lavoro garantiti a chi si deve curare con terapie considerate “salvavita”, come la chemioterapia o la radioterapia. I giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital e i giorni di assenza per fare le cure sono interamente retribuiti e sono esclusi dal conteggio dei giorni di assenza per malattia, normalmente previsti.

- MANSIONI LAVORATIVE COMPATIBILI CON LO STATO DI SALUTE: il malato oncologico lavoratore può richiedere una revisione, anche temporanea, delle proprie mansioni per fare in modo che queste siano compatibili con il suo stato di salute.

- ESONERO DAL LAVORO NOTTURNO: il lavoratore che ha a proprio carico una persona disabile in stato di handicap grave ha diritto all’esonero dal lavoro notturno.

- TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE: diritto alla riduzione dell’orario di lavoro senza rinunciare all’impiego, con relativa diminuzione in proporzione dello stipendio, riservato ai lavoratori malati oncologici. Ai familiari di malati oncologici la legge riconosce un titolo preferenziale, rispetto agli altri lavoratori, per ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale, allo scopo di assistere il proprio familiare malato.

- PENSIONAMENTO ANTICIPATO: la possibilità di anticipare il momento della pensione avvalendosi di alcuni benefici per il calcolo degli anni di servizio ai fini pensionistici. Si può infatti avere diritto, facendone richiesta, a 2 mesi di contribuzione “fittizia” (contributi figurativi) per ogni anno di servizio effettivamente prestato come invalido. È possibile richiedere fino a un massimo di 5 anni di contributi figurativi. Questo diritto matura a partire dal giorno in cui al lavoratore viene riconosciuta un’invalidità superiore al 74%.

PER INFO E APPROFONDIMENTI:

Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici


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Alessandra Babetto

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