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Nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza il Governo torna a parlare del Codice delle Disabilità, ma prevede anche un aumento dei soldi per non autosufficienza e lavoro disabili  

Nella riunione dello scorso 27 settembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018. Si tratta di un documento che viene presentato alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno, e serve per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica, oltre a contenere gli obiettivi programmatici ed eventuali modifiche ed integrazioni al DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.

INTERVENTI PER DISABILITA’ E FAMIGLIE - Nella Nota di aggiornamento al DEF 2018 troviamo anche alcune misure che, nell’idea del Governo, riguarderanno le persone con disabilità e le loro famiglie. In particolare, si legge nel documento, l’intenzione del Governo sarebbe quella di definire un sistema fiscale a misura di famiglia, considerando la funzione sociale multidimensionale svolta dal nucleo familiare. Per fare ciò, IN agenda ci sarebbe lo studio di disposizioni per il sostegno generazionale e il sostegno alle persone con disabilità. Il testo cita quindi:
-    Il Reddito di Cittadinanza  che giocherà un ruolo chiave nel sostegno alle famiglie disagiate e con disabili.
-    Una Pensione di Cittadinanza CHE sarà prevista per le persone che vivono al di sotto della soglia minima di povertà e verrà modulata tenendo conto della situazione complessiva dei nuclei familiari, anche con riferimento alla presenza al loro interno di persone con disabilità o non autosufficienti.

Il testo sottolinea anche la necessità di coinvolgere le famiglie e le associazioni, a diversi livelli territoriali: bisogna potenziare i servizi territoriali e promuovere forme di integrazione e partnership tra la sfera pubblica e mondo dell'associazionismo no profit delle imprese sociali; stimolare gli investimenti sociali; garantire la libera scelta dell'utente dei servizi pubblici, anche attraverso i voucher per i servizi alla persona; definire i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti sull'intero territorio nazionale; razionalizzare l'ISEE.

CODICE DELLE DISABILITA’ - In tema di disabilità, il Governo torna sulla già paventata costituzione di un Codice delle Disabilità”,  con l'obiettivo di riordinare tutta la disciplina, che riformi e semplifichi il sistema di tutela e sostegno dei disabili”. Per tale motivo sarà potenziata e resa più fruibile l'assistenza sanitaria domiciliare e sarà favorita l'inclusione scolastica e universitaria delle persone disabili, anche con iniziative di formazione a distanza.

FALSI INVALIDI E ACCERTAMENTO DISABILITA’ – Nel documento si legge che Si assicurerà un maggiore raccordo tra i diversi enti pubblici nella presa in carico delle persone disabili anche con il ricorso a carte dei servizi. Si individueranno i falsi invalidi, con azioni mirate laddove i dati mostrino delle anomalie.
Nella logica della semplificazione, saranno intraprese misure per la razionalizzazione del sistema di accertamento sanitario per il riconoscimento della condizione di disabilità. Le misure comprendono:
- visite domiciliari di accertamento della disabilità da parte delle commissioni medico-legali,
- l’aggiornamento dell'elenco delle patologie esonerate da visite di revisione e controllo,
- interventi specifici per finanziare adeguatamente e disciplinare in modo compiuto il contratto fiduciario.

NON AUTOSUFFICIENZA, LAVORO E CAREGIVER – Nel documento si legge l’intento di aumentare alcune dotazioni di fondi, in primis il Fondo per le non autosufficienze. Previsto, poi, un incremento del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili per coprire incentivi alle assunzioni dei lavoratori con disabilità. Si aggiunge infine che, per utilizzare le risorse già stanziate per il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, sono allo studio disposizioni per riconoscere allo studente, nell'ambito dei percorsi scolastici e universitari, specifici crediti formativi connessi all'attività di assistenza familiare.

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Redazione


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