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salute_mentaleTrattamento sanitario obbligatorio prolungato e strutture non ospedaliere

In questi giorni alla Camera si discute una proposta di legge sulla modifica della Legge 180 del 1978, la celeberrima Legge Basaglia.
La proposta di legge è stata presentata dal deputato del Pdl Carlo Ciccioli, firmata da diversi deputati, e prevede una completa revisione del testo attualmente in vigore.

COSA CAMBIA? -  Si parla di prolungare il €˜classico‑¬ TSO (trattamento sanitario obbligatorio) da 10 giorni a 30, e di istituire un TSOP, trattamento sanitario prolungato di sei mesi, per gestire i pazienti che abbiano bisogno di un lungo periodo di cure. Il Tsop secondo questo testo sarebbe deciso dal sindaco, con l’assenso del giudice tutelare, su proposta del dipartimento di salute mentale che ha in cura il paziente. Una volta attuata la decisione il paziente verrebbe condotto in una struttura non ospedaliera. €˜Il Tsop e’ finalizzato alla possibilità di vincolare il paziente al rispetto di alcuni principi terapeutici quali l’accettazione delle cure e la permanenza nelle comunità accreditate per prevenire le ricadute‑¬. L’ideale sarebbe che, durante il ricovero coatto, il paziente accetti di firmare un €˜contratto terapeutico vincolante‑¬.

LA STORIA - La legge Basaglia ha rivoluzionato la società , questo è certo. La chiusura dei manicomi e la promessa di reinserimento sociale delle persone affette da disturbi mentali, disabilità intellettive, patologie psichiatriche, hanno completamente rivoluzionato l’intero Sistema Sanitario Nazionale.
Gli ospedali psichiatrici sono stata superati a favore dei servizi territoriali, che però in moltissime realtà italiane non sono assolutamente in grado di rispondere alle esigenze della cittadinanza. I malati più gravi spesso entrano ed escono dagli ospedali, senza trovare pace né una terapia adatta a loro. Le famiglie, in particolare dopo il trattamento sanitario obbligatorio, vengono abbandonate a loro stesse e al proprio dolore.
La verità è che sono passati 33 anni, e il vuoto normativo e organizzativo che il cambiamento ha portato con se non è stato mai colmato.

LA SOLUZIONE? - Non per questo necessariamente ci si deve rifare al modello precedente (quello dell’ospedale psichiatrico), con l’aggravante di riferirsi a una struttura non ospedaliera, quindi privata o convenzionata, che probabilmente avrà tutto l’interesse a favorire le lunghe degenze.
L’ospedale psichiatrico rappresenta per eccellenza il modello dell’esclusione, dell’isolamento e della sottrazione del diritto alla libertà individuale.

LE ASSOCIAZIONI ‑¬â€˜ Sono diverse le associazioni a favore di questa proposta di legge, pur opponendosi con forza ai manicomi. Arap (Associazione per la Riforma dell’Assistenza Psichiatrica), Fisamo, Associazione vittime della 180 e Solaris sono quattro delle associazioni che chiedono il superamento della legge Basaglia, sostenendo che il numero di persone morte per problematiche legate alla malattia psichiatrica sono aumentati di 6 volte (dati della World Health Organization). Queste associazioni, composte prevalentemente da familiari di pazienti psichici, sostengono strenuamente la necessità del riconoscimento della malattia mentale come malattia endogena cerebrale, dell’assistenza adeguata a tale patologia e della prevenzione.

LA PROPOSTA ‑¬â€˜ Il testo della proposta di legge risale al 2008, e può essere consultato a questo indirizzo web.

« La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società , per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere»
(Franco Basaglia)

Per info:

Associazione per la Riforma dell'Assistenza Psichiatrica

In Disabili.com:
LA MALATTIA MENTALE E’ ANCORA INVISIBILE?

Ilaria Vacca

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