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La Cassazione ha condannato un nonno a contribuire con 130 euro mensili al mantenimento del nipote disabile. Vediamo perchè

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (la n. 14951/2020)  ha stabilito che i nonni, in quanto diretti ascendenti dei genitori, devono contribuire al mantenimento del nipote in situazione di disabilità qualora la madre non sia in grado da sola di far fronte alle spese riabilitative del figlio, pur aiutata dai suoi stessi genitori, e senza l’aiuto economico del padre del bambino.

L’OBBLIGO DI MANTENERE I FIGLI
La Corte, nella sua ordinanza, ribadisce che in generale l'obbligo di mantenimento dei figli minori spetta primariamente e integralmente ai loro genitori, per cui se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l'altro deve far fronte per intero alle loro esigenze con tutto il suo patrimonio e sfruttando tutta la sua capacità di lavoro, fatta salva la possibilità di convenire in giudizio l'altro genitore inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle condizioni economiche globali di costui.

L’OBBLIGO DEGLI ASCENDENTI
In maniera subordinata e sussidiaria a questo, c’è poi l'obbligo degli ascendenti (vedi nonni) di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli - che investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori. Si ricorda che non è comunque consentito rivolgersi agli ascendenti solo perché uno dei due genitori non dia il proprio contributo, qualora l'altro genitore sia in grado di mantenere la prole, ma solo nel caso in cui questo da solo non ce la faccia.

IL CASO IN ESAME
Nel caso in esame, una donna si trova a provvedere, pur con l’aiuto dei suoi genitori presso i quali vive, al mantenimento del figlio con disabilità, per il quale deve affrontare, senza contributi economici da parte del padre del minore, anche le spese per terapie riabilitative. La donna – si legge nell’ordinanza - ha documentato l'impossibilità di riscuotere il mantenimento da parte del padre, che non ha mai versato alcun assegno per il contributo al mantenimento del figli.
Stante la situazione, la Corte ha quindi ritenuto insufficiente per far fronte alle esigenze del minore la situazione economica della donna, che guadagna circa 1.100 euro al mese, e ha stabilito che, pur tenendo conto del contributo economico da parte dei nonni materni, anche quelli paterni sono tenuti a contribuire al mantenimento del minore. La Corte di Cassazione ha quindi convalidato la decisione della Corte d'appello di Perugia che confermava la decisione del Tribunale che aveva disposto la condanna del nonno paterno a pagare 130 euro mensili a titolo di contributo al mantenimento del nipote, da versare alla mamma.

Per approfondire:

Il testo della ordinanza n. 14951/2020

In disabili.com:

Assegni familiari figli disabili

Redazione

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