Menu

Tipografia

Le famiglie delle persone con disabilità chiedono che le audizioni avvengano in videoconferenza, per garantire il confronto su un testo molto discusso

L’emergenza Coronavirus sta portando conseguenze tangibili nella routine quotidiana di tutti noi, ma non solo. A subire battute d’arresto sono anche tutta una serie di attività, comprese quelle istituzionali, il cui stop avrà delle ricadute sui cittadini. In particolare, allarma i caregiver familiari  l’annullamento delle prossime audizioni di provvedimenti in esame nelle Commissioni al Senato, tra le quali quella sul disegno di legge 1461 a prima firma Nocerino, sui caregiver familiari.

Lanciano quindi un appello direttamente al Presidente del Consiglio Conte e alla Presidente del Senato Casellati, per chiedere di riaprire il dibattito su un testo che li riguarda direttamente ma non li convince.

La lettera si apre così:" Gentile Presidente  Casellati, e per Suo tramite, gentili Senatori Questori, gentili Senatrici e Senatori della Repubblica, apprendiamo che il collegio dei Questori del Senato ha adottato  una misura di prevenzione sull'emergenza sanitaria che comporta la "limitazione" delle audizioni sui provvedimenti in esame nelle Commissioni di merito, non già il loro annullamento. Ciò va bene ed è giusto, la salute va tutelata con ogni mezzo. Ma certamente comprimere le attività del Senato, che non è un qualsiasi ufficio pubblico di una delle "zone rosse" del Paese, sembra contrastare con la volontà del Governo di non creare allarmismi inutili a causa del covid-19.
Limitare le attività del Senato infatti non è mai una decisione facile da assumere perché potrebbe essere interpretata come una via per comprime il confronto e la democrazia nel Paese. Ma nel momento in cui tale delibera dei Questori che parla solo di "limitazione" delle audizioni sembra essere usata in modo strumentale dalla Commissione 11 lavoro, per annullare il ciclo di nuove audizioni già deliberate, sostituendole con il deposito di documenti da parte dei soggetti interessati, sul disegno di legge 1461 a prima firma della Sen. Simona Nocerino, allora sì che dobbiamo pensare che si voglia annullare il confronto de visu su di un testo che appare fortemente critico, per relegarlo al livello di una comunicazione scritta,  dimenticando  che tale disegno di legge riveste carattere di particolare importanza per milioni di persone che assistono h24 i propri cari con disabilità".

Si giunge quindi alla richiesta di garantire le nuove audizioni, già chiesete ed ottenute, su un testo fortemente criticato: "Al riguardo vale qui la pena di ricordare come il ddl 1461 non sia un testo formulato dal Comitato Ristretto istituito nel lontano gennaio 2019, come sarebbe dovuto essere quello derivato dall'unione di tutti i testi in esame tenuto conto delle osservazioni rese dai soggetti già auditi, bensì un nuovo testo depositato il 7/8/2019 che è stato  recentemente adottato come testo base dalla Commissione (rifiutando peraltro di abbinare il testo AS 1717 a prima firma Andrea Cangini) e che su tale nuovo testo, che al contrario di quanto ci si sarebbe attesi  non tiene minimamente in considerazione le gravi  criticità espresse dalla totalità delle Associazioni e dei soggetti auditi nel primo ciclo di audizioni,  sono state fortunatamente chieste - ed ottenute - da molti Senatori della commissione un nuovo ciclo di audizioni, sul quale inspiegabilmente la Sen. Nocerino si è espressa in modo contrario ritenendole non necessarie perché già svolte.

La proposta è quella di ricorrere, eventualmente, a strumenti di videoconferenza per garantire lo svolgimento di un confronto de visu e non solo scritto: Facciamo quindi appello al Suo buon senso e a quello di tutti i Senatori, affinché la decisione della Presidente della Commissione 11 di non svolgere le audizioni sul nuovo testo, stante l'importanza del tema, sia riconsiderata e che dette audizioni si tengano anche adottando modalità a distanza, in modo da garantire la tutela della salute degli onorevoli Senatori della Commissione, così come peraltro previsto per talune attività del settore pubblico che possono bene svolgersi in video conferenza. Signora Presidente, Onorevoli Senatori, una legge non fatta è certamente meglio di una legge fatta male i cui danni, in questo caso sui caregiver familiari e sui loro assistiti con disabilità, possono essere drammatici ed irreparabili, e le recenti cronache di genitori esasperati lo attestano. Certi di un favorevole accoglimento si inviano cordiali saluti".

Sulla vicenda si è espresso analogamente anche Vincenzo Zoccano, ex viceministro per le disabilità, che sul suo profilo Facebook postava,  tra le altre cose: “È necessario come non mai un ultimo ciclo di audizioni per acquisire le osservazioni degli interessati al fine di apportare gli opportuni correttivi al testo. Se ciò non avvenisse in tempi brevi si rischierebbe di fare una “legge danno” in questo caso sulla pelle dei Caregiver Familiari e dei loro assistiti, le conseguenze sarebbero drammatiche.”

Potrebbe interessarti anche:

Cosa dovrebbe avere la Legge sui caregiver familiari: i 5 punti


Caregiver: quell’esercito silenzioso di donne che rischia di ammalarsi per assistere un familiare


Redazione

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy