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copertina documento def 2015Varato venerdì sera, passerà poi alle Camere e infine al Consiglio dell'Unione Europea e alla Commissione europea a Bruxelles.

E' stato varato venerdì sera il Documento di Economia e Finanza per il 2015 da parte del Consiglio dei Ministri. Si tratta di un documento col quale l'esecutivo fissa gli obiettivi economici e finanziari del nostro Paese, nel quale dunque vengono raccolte anche le indicazioni di spesa a lungo periodo.

Per quanto riguarda il nostro settore di interesse, il documento riporta le previsioni di spesa tenendo conto anche di dati quali l'aumento dell'aspettativa di vita e dell'invecchiamento della popolazione, con il suo relativo impatto sulla sostenibilità fiscale del sistema. Sulla base di questo andamento, il documento ha elaborato le previsioni di medio-lungo periodo relative a cinque componenti di spesa pubblica connesse all'invecchiamento (spesa age-related): la spesa pubblica per pensioni, la spesa sanitaria, quella per l'assistenza di anziani e disabili a lungo termine (Long-Term Care,LTC), la spesa per l'istruzione e quella per ammortizzatori sociali.

ASPETTATIVE DI VITA E INVECCHIAMENTO - E' evidente come in una pianificazione di spesa pubblica sia necessario capire come si andarà modificando la composizione della popolazione, per comprenderne i bisogni calibrarne i servizi.  Le ipotesi demografiche adottate nel Def sono quelle relative alla previsione centrale Eurostat, con base 2013, che prevede per l'Italia (…)un livello della speranza di vita al 2060 pari a 85,5 anni per gli uomini e a 89,7 anni per le donne. Quanto alla natalità, si registra  un tasso di fecondità totale al 2060 pari a 1,61. Complessivamente,  si lege nella bozza del Def, la spesa age-related, negli anni successivi al 2015, si riduce di un punto percentuale di PIL fino al 2020 per poi risalire gradualmente e raggiungere il picco a circa il 28,5 per cento del PIL nel 2043. Vediamone i dettagli.

RIDUZIONE DELLA SPESA SANITARIA- Quanto alla voce di spesa sanitaria, la proiezione della spesa viene effettuata  - si legge sul documento - sulla base della metodologia del reference scenario  la quale recepisce, oltre agli effetti derivanti  dall'invecchiamento demografico, anche gli effetti indotti da ulteriori fattori esplicativi in grado di incidere significativamente sulla dinamica della spesa  sanitaria. Ne risulta che, dopo una fase iniziale di riduzione per effetto delle misure di contenimento della dinamica della spesa, e segnatamente in relazione  alla manovra prevista in Legge di Stabilità con effetti a decorrere dall'anno 2015, la previsione del rapporto fra spesa sanitaria e PIL presenta un profilo crescente solo a partire dal 2020 e si attesta attorno al 7,6 per cento circa nell'ultimo decennio del periodo di previsione.
Ricapitolando, nel 2015 la spesa sanitaria dovrebbe assestarsi a 111.289 (6,8% del Pil), raggiungerà il suo minimo nel 2020 (6,6%) per poi risalire attorno al 7,6 per cento circa nel decennio 2050-2060.

SPESA PER ANZIANI E DISABILI IN CRESCITA - Mentre le altre voci di spesa (pensioni, sanitaria,istruzione, ammortizzatori sociali) segnano un effetto generale di contrazione, la componente socio-assistenziale della spesa pubblica per l'assistenza  a lungo termine agli anziani e disabili presenta un profilo crescente in termini di  PIL che si protrae per l'intero periodo di previsione, attestandosi all'1,6 per cento nel 2060. La crescita sarà dall'1,1% del Pil del 2015 all'1,6% del 2060. Si tratta di una spesa che, precisa una nota, è così ripartita: circa 4/5 dalle indennità di accompagnamento e per circa 1/5 dalle prestazioni socio-assistenziali erogate a livello locale. 

SEMPLIFICAZIONI BUROCRATICHE - Il Documento entra anche nel discorso della graduale semplificazione delle procedure per il cittadino per l'eliminazione di vincoli burocratici alle molte pratiche, con obiettivo anche della riduzione dei costi amministrativi. A questo proposito, nel Def si legge che tra i provvedimenti seguiti alla consultazione, il primo ha riguardato le prestazioni sanitarie, con la semplificazione delle procedure per la  prescrizione dei farmaci per il trattamento delle patologie croniche (una nota precisa che Le persone che devono prendere lo stesso farmaco per lunghi  periodi non dovranno più effettuare la prescrizione dal medico di base ogni due mesi, ma solo  due volte l'anno). Altre semplificazioni in materia sanitaria riguardano le procedure per l'accertamento dell'invalidità, si legge nel testo.

IL PARERE DEL TERZO SETTORE- Così il Portavoce del Forum del Terzo Settore, Pietro Barbieri: "Auspichiamo che nel Documento di Economia e Finanza varato dal Consiglio dei Ministri siano privilegiate scelte che vanno in direzione del contrasto alla povertà. Negli ultimi anni le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta sono aumentate in maniera esponenziale e le previsioni per il futuro, ad oggi, non sembrano restituirci un quadro incoraggiante. Sappiamo che la vera crescita di un Paese è possibile solo quando viene garantita pari dignità a tutti i cittadini e quando questi vengono messi nelle condizioni di poter vivere una vita decorosa. Ci appelliamo quindi al Governo perché sia capace di scelte coraggiose volte a sradicare la povertà e ridurre le disuguaglianze sociali. Ridistribuire le ricchezze, guardando alle fasce più deboli e discriminate della popolazione, è uno dei primi passi per superare la crisi economica. In questo momento così delicato, in cui si stanno compiendo le scelte economiche per il futuro, ci pia cerebbe che anche il nostro Paese adottasse un Piano nazionale di contrasto alla povertà e che la proposta del Reis, il reddito di inclusione sociale, avanzata dall'Alleanza contro la povertà di cui anche il Forum fa parte, venisse accolta come misura valida per combattere e superare l'indigenza assoluta."

Ora,  dopo essere stato licenziato dal Consiglio dei Ministri, il testo verrà quindi trasmesso alle Camere e al Consiglio dell'Unione Europea e alla Commissione europea a Bruxelles.

Per approfondire

Il testo del Def

IN DISABILI.COM:

Dichiarazioni ISEE e invalidita': sono valide? Come muoversi per avere le prestazioni agevolate?

Guida alle AGEVOLAZIONI FISCALI


Redazione


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