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Il governo lavora a modifiche da apportare al DL Lavoro, all'esame della commissione Affari Sociali del Senato: tra le proposte la proroga dello smart working e l’esonero totale per 3 anni dei contributi a carico delle famiglie per assunzione di badanti 


In questi giorni la commissione del Senato sta lavorando a correttivi e modifiche al Decreto Lavoro, prima che il testo approdi poi in Aula a Palazzo Madama la prossima settimana. Tra le misure in discussione, due potrebbero interessare le persone con disabilità e le loro famiglie, riguardando nello specifico le spese a carico delle famiglie per il lavoro di una badante, e la possibile proroga dello smartworking per i lavoratori fragili.

ESONERO CONTRIBUTI BADANTI


In questo contesto, ieri la commissione Affari sociali del Senato ha approvato un emendamento a firma Cinque Stelle, che detassa completamente per tre anni i contributi per badanti che assistono anziani.

Al fine di supportare le famiglie nell’assistenza agli anziani, l’emendamento prevede per gli anni 2023, 2024, 2025 un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3mila euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico.

La misura, se approvata in via definitiva, potrebbe rappresentare una risposta all’appello urgente (finora inascoltato) delle famiglie con alle dipendenze una badante, che chiedono con forza un sostegno per far fronte al cospicuo aumento di spesa per queste figure, a partire da quest’anno, come conseguenza dell’inflazione su stipendi e contributi

PROROGA SMARTWORKING LAVORATORI FRAGILI

Tra gli altri punti in discussione, la proroga dello smartworking che era stata introdotta nel periodo caldo della pandemia, e ora attiva – ma solo fino a fine giugno – per genitori di under 14 e lavoratori fragili.

Secondo indiscrezioni, potrebbe esserci la proroga della misura per i soli lavoratori fragili, e solo per altri 2 mesi, mentre per i genitori di figli fino a 14 anni di età dovrebbe essere confermata la scadenza del 30 giugno. Il nodo sono i fondi, per i quali sta facendo le valutazioni di copertura il Mef.

IL TESTO IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

I lavori al testo intanto proseguono, mentre il testo dovrà passare in aula al Senato tra martedì 13 e mercoledì 14 giugno.

Redazione

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