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soldi: banconoteBettoni (ANMIL): "La lotta all'evasione fiscale ora si fa penalizzando anche le persone con disabilità e, come al solito, a pagare sono sempre i più deboli"

La riforma dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sta preoccupando non poco il mondo della disabilità .  Tra i primi a lanciare l'allarme, l'Anffas, che chiede che il nuovo Isee non rappresenti uno strumento di limitazione all'accesso alle prestazioni da parte delle persone disabili e delle loro famiglie.

Dopo la lettura del  testo dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (nel quale è contenuta la riforma ISEE), si unisce al coro di preoccupazione anche l'Associazione che rappresenta i lavoratori mutilati e invalidi. Chiare sono infatti le parole di Franco Bettoni, Presidente nazionale ANMIL (Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), che così afferma: "Non possiamo accettare che si combatta l'evasione fiscale penalizzando chi percepisce trattamenti indennitari".

Ad essere messo sotto accusa, l'inserimento dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari nel computo del reddito rilevante ai fini ISEE i quali, afferma Bettoni, "non possono e non devono rientrare nel calcolo dell'ISEE proprio per la loro natura prettamente "risarcitoria".

"In pratica, non si vuole comprendere che questa formulazione del nuovo ISEE - sottolinea Bettoni - impone ai lavoratori assicurati dagli imprenditori all'INAIL di computare nel calcolo ISEE la rendita percepita a titolo indennitario per un danno permanente riportato per un incidente causato dall'attività lavorativa come se fosse un reddito. Peraltro, come Associazione di categoria più volte siamo stati rassicurati sul fatto che la riforma dell'ISEE non sarebbe stata usata per operare tagli alla spesa sociale mentre ora si profila un danno che offende anche nella dignità quei lavoratori che non si sono visti tutelare la propria salute nei luoghi di lavoro e sono rimasti invalidi".

"Dunque - aggiunge il Presidente dell'ANMIL - chiediamo al Ministro Giovannini e al Ministro dell'Economia e delle Finanze Saccomanni di non mettere ulteriormente in ginocchio categorie svantaggiate che già pagano tutto il possibile e rappresentano la vera forza del nostro paese, di cui più spesso ci si dimentica, salvo farle ritornare alla ribalta delle cronache quando notizie 'scandalistiche' scovano tra 5 milioni di persone con disabilità quello 0,02% di 'falsi invalidi' che tanto peso riesce ad avere nell'immaginario dell'opinione pubblica additati come corresponsabili del disastro economico nazionale, mentre non vengono chiesti sacrifici a coloro che sono realmente benestanti".

"Il nostro obiettivo - conclude Bettoni - resta quello di ottenere la chiara e definitiva esclusione delle prestazioni economiche INAIL aventi natura risarcitoria, dal reddito rilevante ai fini ISEE: un atto dovuto alle migliaia di persone che affrontano quotidianamente situazioni difficili non ulteriormente penalizzabili e questo è quanto abbiamo chiesto ai componenti delle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato che dovranno esprimere il loro parere sul provvedimento entro la fine del mese".

Per info:

http://www.anmil.it/


IN DISABILI.COM:

ISEE E DISABILITA'. L'ANFFAS CHIEDE RAPIDA RISOLUZIONE ED EQUITA'


Redazione



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