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inps logo La Fish presenterà a giorni una elaborazione propositiva sulle modalità attuali di accertamento dell'invalidità , in un ottica di taglio degli sprechi, ai Ministeri della Salute, della Funzione Pubblica, del Lavoro e delle politiche sociali, e dell'Economia

A leggere i giornali, fanno sempre notizia (e giustamente) i clamorosi casi in cui vengano smascherati falsi invalidi. Sembrerebbe quindi che fossero davvero tanti. O no? Non proprio, o meglio, non in misura tale da giustificare lo sforzo attualmente messo in campo per scovarli. Cosa che porta ad alcune riflessioni se si considera che questo sforzo in contemporanea può arrivare a nuocere, in termini di tempi, costi e organizzazione, a chi invalido lo è davvero. Questo secondo quanto risulta dal I Rapporto su invalidità civile e burocrazia, curato e pubblicato in questi giorni da Ciattadinanzattiva.

Conviene quindi portare avanti le pratiche dell'accertamento dell'invalidità così come sono ora organizzate? La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) si è posta questa domanda, chiedendosi quanto spreca l'Italia per l'accertamento dell'invalidità e quanto deriverebbe in termini di risparmio dalla semplificazione amministrativa. Su questo ha dunque elaborato una proposta che invierà nei prossimi giorni ai Ministeri della Salute, della Funzione Pubblica, del Lavoro e delle politiche sociali, e dell'Economia.

Così la Fish in un comunicato stampa:
L'intero ambito della disabilità è regolamentato da norme disorganiche prive, fra l'altro, di attenzione ai costi dell'impianto di valutazione e di verifica delle condizioni soggettive. Nelle norme italiane si rinvengono numerosissime definizioni "medico-legali", quasi mai sovrapponibili, legate ad altrettanti status. Per ciascuno status sono previste modalità diverse che innescano percorsi differenziati. Costi su costi, visite su visite, spesso inutili e superflue: si pensi che la legge prevede che al 18esimo anno di età qualsiasi persona con invalidità debba essere rivalutata, anche se affetta da una menomazione gravissima.

Oppure si pensi alla moltiplicazione delle visite per poter accedere alla riabilitazione (una del medico territoriale, l'altra del medico della struttura convenzionata) o per ottenere il sostegno scolastico, o per iscriversi alle liste di collocamento.

Sulla base di queste considerazioni, la FISH prende quindi in considerazione l'elevato costo derivante da operatori, in particolare medici, coinvolti nelle attività di accertamento, valutazione, verifica, conferma, controllo delle diverse condizioni sanitarie, che tra l'altro vengono quindi sottratti ad altri servizi e prestazioni. Così la Fish: Ad esempio ogni Commissione ASL di accertamento di invalidità è composta da tre medici ASL (dipendenti o convenzionati), un medico INPS, un medico rappresentate delle Associazioni di categoria (a carico dello Stato). Per un totale di 5 medici. Ma i verbali rilasciati da questa prima commissione vengono poi verificati da una seconda commissione dell'INPS di uguale composizione. Nel solo 2011 le domande di accertamento per invalidità (o handicap o disabilità ) sono state 1.200.000 con altrettante valutazioni e relativi costi.

La FISH riporta, fra gli esempi, il caso non infrequente dei bambini nati con una severa patologia congenita: prima dei venti anni di vita la persona viene visitata mediamente, per i motivi "fiscali" più disparati, 7 volte, con il coinvolgimento di 67 medici. E il numero può aumentare se la persona viene anche convocata a controlli straordinari.
A questo si aggiungano i costi spaventosi per i controlli straordinari sulle invalidità (800mila dal 2009 al 2011, altri 450mila nei prossimi tre anni). Si pensi che, solo per pagare medici esterni all'Istituto, la spesa INPS è passata da 9 milioni nel 2010 a 25 milioni nel 2011. E questa è solo una parte minima della spesa complessiva: 1.250.000 lettere di convocazione, le spese amministrative, i medici dipendenti coinvolti, i costi dell'assistenza dei Caaf e i successivi ricorsi.


Infatti tale impianto normativo e burocratico è poi motivo di contenzioso. 325.926 sono le cause civili pendenti in materia di invalidità (Fonte: Corte dei Conti, Determinazione 91/2012), per un giro d'affari stimato - per legali, periti e patronati - in circa 2 miliardi di euro.

E per non parlare della lentezza del sistema: fra la presentazione della domanda di accertamento e l'erogazione delle provvidenze economiche trascorrono in media 278 giorni per l'invalidità civile, 325 giorni per la cecità civile e 344 giorni per la sordità .


Ciò che tale situazione comporta - sorvolando sull'enorme disagio subito dai Cittadini - è meritevole di un intervento di semplificazione e di revisione immediata.

È in questa direzione che la FISH proporrà una revisione dei criteri di valutazione di invalidità , un intervento normativo di revisione delle disposizioni vigenti per renderle omogenee, una massiccia semplificazione normativa che restituisca ai soli servizi pubblici territoriali il compito di valutare la disabilità in funzione dell'inclusione sociale e dell'autonomia personale.
 

FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap

PER INFO:

www.fishonlus.it
www.facebook.com/fishonlus

In disabili.com:

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Redazione

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