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Gli operai vanno in paradiso. E vanno in paradiso sì, perché l’inferno lo vivono già in terra.
E sarebbe davvero troppo che da morti dovessero ritornare all’inferno…
Neanche carità cristiana direbbe mia nonna… Devota sì, ma scema no.
Le morti sul lavoro nel nostro paese sono una tragedia nazionale. Stanno mietendo più disastri delle stragi terroristiche, tanto per dirne una.
E il governo in questi giorni che fa? Annuncia l’esercito in strada per fermare i borseggi da parte di extracomunitari e della delinquenza locale, che in Italia certo non ci facciamo mancare…

Le chiamano morti bianche, tanto non meritano che due righe sul giornale, sì e no una citazione nel telegiornale. Non interessano a nessuno.
Quel che sembra interessare davvero è il profitto, spesso proprio sulla pelle degli operai…

Si sente pure dire che gli incidenti succedono perché i lavoratori non sono sufficientemente istruiti sulle norme sulla sicurezza sul lavoro. Un po’ come si faceva anni fa, quando veniva violentata una donna, e si dava la colpa alla gonna troppo corta: era provocante e quindi la prima responsabile era lei, che sotto sotto se l’era pure cercata!
Così li ammazziamo due volte

E ancora aumentiamo le pene. Si va beh, tanto dirlo non costa niente. Ma i controlli chi li fa? Quanti sono gli addetti? Hanno mezzi a sufficienza? Sembra di no! Manca la benzina per recarsi sui luoghi di lavoro, i computer per verificare se i datori sono in regola, e via dicendo…
Quindi è come svuotare il mare con un cucchiaino... Magari mi smentissero…
Qui molto modestamente crediamo sia soprattutto questione di volontà. E questa volontà sembra mancare. I sindacati per una volta vadano contro corrente anche in un momento di recessione dove gli stipendi dei lavoratori sono davvero da pura sopravvivenza. Ma puntino prima di tutto sulla sicurezza, e se solo sembra che non sia rispettata facciano un bel sciopero generale.
Vale sempre la pena di incrociare le braccia e perdere la giornata di retribuzione quando si tratta di sicurezza. Non farlo potrebbe significare poi veder piangere una moglie un figlio una madre, e chi ci è passato il dolore ve lo assicuro non lo scorda.

Ne avevamo parlato solo pochi mesi fa, ma le cose non sono cambiate, se mai sono peggiorate e allora a noi non resta che ritornare a denunciare una situazione di serio allarme…
Ora sarebbe il caso che chi di dovere facesse il resto.
Speriamo di non dovere riscrivere ancora articoli di questo tipo… Ma se la dobbiamo dire tutta non ci speriamo troppo…

INFO:

Sull’argomento vedi anche questi articoli:
“CONTRO LE MORTI BIANCHE È NECESSARIO L’IMPEGNO DI TUTTI” 

UNA CANZONE-DONO CONTRO LE MORTI BIANCHE 


[Valter Nicoletti]

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