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Importanti novità riguardano moltissimi disabili e anziani non autosufficienti, quelli cioè che usufruiscono dell’aiuto di personale extracomunitario. E’ ora possibile regolarizzare questi lavoratori, la cui opera è davvero indispensabile per molti.

Per quanto riguarda le Colf, la domanda di regolarizzazione potrà riguardare una sola collaboratrice domestica per nucleo familiare, mentre per le badanti il numero è illimitato ma bisogna fornire certificazione della presenza d’anziani e/o disabili. Sono stati predisposti dal Ministero degli Interni dei Kit reperibili presso gli Uffici Postali. Dentro vi si trova un modulo per la dichiarazione, un bollettino di conto corrente postale, una busta indirizzata alla Prefettura, un foglio contenente tutte le istruzioni.

La pratica per regolarizzare di questi lavoratori sarà a carico del datore di lavoro, il quale una volta ritirati i moduli si prenderà cura di compilarli. Una volta compilato il modulo, si dovrà effettuare il versamento di 290 euro 290: la ricevuta dovrà quindi essere allegata alla busta e il tutto sarà inviato in Prefettura. La busta dovrà essere spedita come assicurata. Sarà quindi la Prefettura entro un tempo massimo di venti giorni verificare la regolarizzazione della pratica. I permessi di soggiorno che saranno rilasciati avranno durata un anno e saranno rinnovabili.

Questi sono i requisiti:

Il rapporto di lavoro deve essere stato istaurato tre mesi prima della data d’entrata in vigore della legge. La retribuzione non deve essere inferiore circa a 440 euro. Il datore di lavoro deve essere in grado di assicurare un alloggio idoneo: la certificazione viene rilasciata dall’Asl o dagli uffici tecnici del Comune.

Il datore di lavoro deve essere in grado di sostenere le spese per il rimpatrio del lavoratore straniero.Tra fine agosto e ottobre è il tempo massimo per richiedere la regolarizzazione: chi non rispetterà questi tempi sarà soggetto a multa raddoppiata, mentre chi continuerà a far lavorare cittadini stranieri senza permesso di soggiorno rischieranno l’arresto da tre mesi ad un anno e una multa di cinque mila euro per ogni lavoratore clandestino.

Un primo ma importante passo per permettere a tante famiglie di regolarizzare la propria situazione, senza per questo rinunciare a lavoratori con i quali si è istaurato un rapporto di fiducia condizione irrinunciabile per lavori così importanti e delicati.

Intanto, pieno successo per il primo giorno di distribuzione dei kit per la regolarizzazione di colf e badanti. I 14 mila uffici postali, dislocati su tutto il territorio nazionale, hanno retto all'urto di circa 280 mila richieste. Per non sbagliare, di moduli ne sono stati stampati oltre un milione e mezzo, e malgrado la domanda non si possa presentare prima del 10 settembre, il primo giorno di distribuzione del cosiddetto 'kit di regolarizzazione' ha dato il via all'assalto agli uffici postali. In maggioranza extracomunitari, pochi invece gli italiani-datori di lavoro.

L'unico vero problema è lo sbaglio, piuttosto clamoroso, contenuto nella tabella dei paesi di provenienza allegata al 'kit' di regolarizzazione. Sono infatti saltati (per un errore di stampa) i codici relativi a sei paesi, tra cui Russia e Romania, Liberia e Repubblica Dominicana. Il ministero degli Interni è dovuto correre immediatamente ai ripari e ha chiesto agli uffici postali di affiggere bene in evidenza i codici dei paesi interessati.

Per Info:

http://www.poste.it/azienda/ufficipostali/colfbadanti.shtml

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