Menu

Tipografia

La fonte rimane anonima, ma il New York Times ha anticipato decisioni rivoluzionarie da parte del Governatore di New York George Pataki.
Le residenze per disabili psichici, alcune con più di 150 letti, a quanto pare saranno presto abbandonate, dopo decenni di attività, e sostituite da residenze molto più piccole, e a "misura d'uomo", per le quali saranno investite centinaia di milioni di dollari, e nelle quali non troveranno posto solo disabili mentali.

Attualmente, nello stato di New York, queste strutture sono circa 100, per un totale di 15.000 ospiti.
L'intenzione, secondo fonti considerate molto attendibili, è quella di creare 5.000 unità di assistenza, perlopiù affidate ad associazioni noprofit, che avranno l'obiettivo di recuperare e rendere autosufficienti tutti quei malati finora affidati completamente alle istituzioni, per una organizzazione risalente a circa 30 anni fa, con la decisione di chiudere gli istituti psichiatrici e trasferire i pazienti in "case".

Il ruolo dei media è stato importante, perché in seguito ad alcune rivelazioni dei quotidiani di New York sono state aperte varie inchieste dopo casi di morti sospette, assistenza medica insufficiente, ampio uso di droghe e psicofarmaci, specie risalenti agli anni '70, con scandali e sperpero di denaro pubblico all'ordine del giorno. E subito sono scoppiate le polemiche, appunto sulle questioni finanziarie. Alcune residenze, oggi, distribuiscono ogni giorno migliaia di dosi di psicofarmaci, di medicazioni (una media di otto a testa), senza contare i frequenti errori nel tipo di farmaco assegnato. Attualmente ogni persona ricoverata costa allo Stato circa 27.000 euro all'anno: le 5.000 nuove case, da costruire entro dieci anni, serviranno anche a razionalizzare le spese e migliorare l'assistenza individuale di infermiere e psicologi.

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy