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3.000.000 di disabili in Italia, e 474.000 sono quelli iscritti al collocamento obbligatorio.
Tra questi, 275.000 risultano occupati. Sono le cifre più significative emerse durante l'inaugurazione del nuovo Ufficio Disabilità della CGIL di Vicenza.

Per far fronte all'esigenza di rendere maggiormente visibile una problematica sociale forte ed emergente, quale quella delle persone socialmente deboli, già una decina di anni fa a Vicenza fu infatti istituito questo Ufficio.

Di quali servizi può usufruire l'utente?
L'ufficio è in grado di farsi carico di tutte le persone e richieste, cercando di trovare risposte adeguate, fornendo informazioni e consulenza su tematiche specifiche, anche con la collaborazione dei servizi del Territorio.
Per i disabili e le loro famiglie, gli ostacoli sono disseminati un po' ovunque: l'inserimento scolastico, l'inserimento lavorativo, la conoscenza dei propri diritti sono solo alcuni esempi.
La necessità primaria è quella di rendere effettivamente esigibili i diritti umani e sociali delle persone con disabilità, favorendone una maggiore integrazione ed una migliore qualità della vita, dando loro pari opportunità.

Le discriminazioni, perciò, si riducono partendo dalla eliminazione degli ostacoli sociali, e architettonici, cercando di tutelare le esigenze delle persone che si trovano in situazioni di svantaggio.

Nella propria affermazione personale, una parte preponderante va riservata al lavoro, grazie al quale le persone "sopravvivono", contribuendo anche all'economia collettiva.
In questo, quindi, torna utile anche l'impegno del Sindacato, che tutela i "diritti contrattuali" dei lavoratori.
Le crisi oggi più ricorrenti incentivano l'espulsione dalla produzione dei lavoratori appartenenti alle cosiddette "fasce deboli del mercato del lavoro" (non ultimo, va segnalato il caso degli annunciati esuberi di lavoratori disabili da parte di Telecom).
Si corre il rischio di scatenare una reazione a catena: nuovi licenziamenti, nuovi tagli ai servizi.
Un appunto va fatto, poi, alla recente Finanziaria.
Di fatto, non ci sono più risorse per far funzionare i servizi: è in atto una riduzione drastica dei servizi sociali, sanitari, scolastici.

In Veneto, negli ultimi anni sono stati ridotti i livelli di assistenza, con uno spostamento della spesa a carico dei cittadini: ticket sui farmaci, visite specialistiche, analisi, passaggio di fascia di alcuni farmaci con totale pagamento a carico degli utenti, rette nelle Case di riposo in continuo aumento.
Sono a pagamento prestazioni come la riabilitazione per traumatizzati e anziani.
Questo significa che più si è ammalati più si paga.
E a pagare sono purtroppo, spesso, i più deboli.

Vita indipendente e lavoro, va ribadito, sono strettamente intrecciati: il lavoro vuol dire autonomia economica nonché rispetto della propria dignità.
In più, lavorando, si ha la possibilità di intrecciare con gli altri rapporti sociali, interpersonali e umani, cosa non facile se si è costretti a passare la maggior parte del tempo a casa in attesa che il telefono suoni…

E poi, se è vero che, come dice il proverbio, "il lavoro nobilita l'uomo", allora è giusto che anche la persona disabile lavori, per liberarsi da quella passività che troppo spesso opprime sin dalla più tenera infanzia.

INFO
Ufficio Tutela Handicap
Aperto al pubblico tutti i giorni, eccetto il martedì e il venerdì mattina e mercoledì pomeriggio.
Via G. Vaccari 128 - Vicenza
Tel. 0444 564844
Cell. 348 1516177
Fax 0444 567682
E-mail vicenza.ufficioh@mail.cgil.it

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