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Evoluzioni nella vicenda del dimezzamento Fondo Sociale.
A completamento dell'assemblea in teatro Capranica a Roma tra i rappresentanti di Regioni, Province, Comuni, il presidente Berlusconi ha incontrato i rappresentanti delle parti.
Risultato: subito dopo il consiglio dei ministri di venerdì, nel primo pomeriggio, lo stesso Berlusconi comunicherà se il governo sarà riuscito ad evitare la stangata per le politiche sociali.
All'incontro erano presenti il coordinatore dei presidenti della regione Vasco Errani (Emilia), il coordinatore degli assessori al welfare Antonio De Poli (Veneto), il sindaco di Roma Valter Veltroni. Per il governo affiancavano Berlusconi il suo vice Gianni Letta, il ministro dell’economia Giulio Tremonti, il sottosegretario Giuseppe Vegas, il ministro per gli affari regionali Enrico La Loggia.
Il premier ha esordito ricordando che "il sacrificio deve essere di tutti", con riferimento alla difficile congiunzione in cui versa la finanza pubblica. Poi è partito all'attacco, apostrofando i presenti come Spenditori locali: fate shopping e non delibere. Come governo abbiamo impostato una manovra di contenimento e, come un buon padre di famiglia, anche a voi abbiamo chiesto di contenere le spese”.
Da parte loro gli Enti locali hanno presentato con determinazione le proprie istanze, ricordando sia le promesse ottenute dal ministro Maroni non più tardi di luglio 2005 e la strategicità delle politiche sociali nel contesto civile italiano.
Questione nodale il dimezzamento delle risorse previste per il Fondo Sociale, 500 milioni che di fatto sono già stati impegnati dalle Regioni per far funzionare i numerosi servizi di assistenza a disabili, minori, anziani, emarginati sul territorio.
Su questa cifra si stanno muovendo tutti gli enti locali in modo molto compatto e sarà difficile per il governo non tenerne conto. Ciò nonostante Berlusconi, considerata la posizione ancora molto chiusa di Tremonti, non ha potuto promettere però nulla, riservandosi di portare il tema in Consiglio dei ministri.
Questo il commento di Antonio De Poli, uscendo dall'incontro: "la sensazione non è delle migliori. Ma la speranza è l'ultima a morire".
Scettiche anche le parole del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra: “L'approccio è stato abbastanza deludente. È stata rappresentata una situazione drammatica e sulle proposte avanzate non ci è stata data alcuna risposta, anzi sono stati usati aggettivi francamente imbarazzanti. Le nostre giunte non fanno shopping, assicurano servizi alla cittadinanza.
Aperto anche il confronto sul Fondo Sociale 2006 (finora si è parlato del 2005): è stato infatti aperto un tavolo permanente tra ministero dell’economia ed enti locali su tutta la Finanziaria 2006, dove attualmente sarebbero stanziati 500 milioni di euro, contro il miliardo richiesto dalle regioni, che era stato ottenuto fino al 2004.
In attesa di venerdì, primo pomeriggio...

INFO:

TUTTI INSIEME CONTRO IL TAGLIO DEL FONDO SOCIALE

Il sito della conferenza delle regioni e delle province autonome, capofila della protesta.

L’evoluzione della vicenda Fondo Sociale dal marzo 2003 in poi.

La sezione "istituzioni" di Disabili.com


[Alberto Friso]

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