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Si sta discutendo a Bruxelles in queste settimane la Convenzione Europea, in particolare i primi 16 articoli del futuro Trattato Costituzionale, presentato dai presidenti della Convenzione.
E per il mondo dei disabili non ci sono solo buone notizie.

Un esempio: l'articolo 13, sulla "non discriminazione sulla base della disabilità", non è stato incluso nella prima parte del Trattato (dove si trova attualmente), quella dei Diritti Fondamentali, ma i dirigenti ne hanno invece proposto l'inserimento nella seconda parte, alla voce "Politiche".

Da notare che invece che è ben presente nella bozza il principio della non discriminazione in base alla nazionalità.
Tutto ciò preoccupa ancor più se si considera che attualmente l'articolo sulla non discriminazione in base alla disabilità si trova tra i principi fondamentali dell'Unione Europea.
Inoltre, non si fa menzione alla non discriminazione delle persone con disabilità negli obiettivi dell'Unione.
Il significato e la portata di queste scelte sono chiari: gli attuali provvedimenti del trattato sulla disabilità, infatti, in questo modo rischiano di perdere efficacia.

A questo scopo il Consiglio nazionale sulla Disabilità, con sede a Roma (l'altra organizzazione di riferimento è la FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap), ha promosso un'azione forte nei confronti dei politici più sensibili all'argomento, e di quelli che invece potrebbero rivedere le loro posizioni.

L'articolo 6, se venisse accolto l'emendamento, reciterebbe così:
"Nei settori di applicazione della presente Costituzione e fatte salve le disposizione particolari da essa previste, è vietata qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità, al sesso, alla razza o all'origine etnica, alla religione o alle convinzioni personali, alle disabilità, all'età o alle tendenze sessuali".
Inoltre come accennato, il Consiglio Nazionale sulla disabilità vorrebbe anche che fosse specificato l'inserimento della "promozione della non discriminazione in base al sesso, alla razza, ecc…" tra gli obiettivi dell'Unione Europea, come proposto dal Gruppo di Lavoro Europa Sociale".
La discussione prosegue, tra i membri autorevoli della Convenzione Europea, tra gli altri, citiamo Giuliano Amato, Gianfranco Fini, Lamberto Dini, Antonio Tajani, Marco Follini, Valdo Spini. Incrociamo le dita...

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