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La Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell'Assessore alla Politiche Sociali Antonio De Poli, liquiderà ai Comuni la seconda quota dei contributi destinati alle famiglie che assistono in casa i loro ammalati con l'aiuto di assistenti familiari, le badanti, cioè.
L'importo di questa seconda porzione di sussidi è pari a due milioni di euro e comprende non solo le 517 domande accolte delle 646 presentate entro il termine del 31 luglio 2003, ma anche i contributi mensili già confermati agli aventi diritto.
I comuni avranno tempo quarantacinque giorni per pagare alle famiglie i contributi.
Ma la novità non è solo questa.
Con lo stesso provvedimento la Giunta Regionale ha autorizzato i Comuni interessati a dare il via a una nuova istruttoria che si concluderà il 30 novembre 2003, per la liquidazione di altri sussidi.
L'Assessore De Poli invita, quindi, i Comuni a informare quanto prima le famiglie le cui domande sono state accolte con esito positivo.

Questa, infatti, è un'iniziativa importante: basti pensare che, da quando si può usufruire di questa possibilità, cioè dal primo dicembre 2002, le domande idonee sono state ben 4102 su 4621 richieste.
Di queste 1046 provengono dalla provincia di Venezia, 875 da quella di Padova, 625 da quella di Vicenza, 600 da quella di Treviso, 483 da quella di Verona, 252 da quella di Belluno e 221 da quella di Rovigo.
Ma è importante non solo per il numero di richieste ritenute aventi diritto, ma anche perché questa iniziativa si colloca all'interno di un piano più ampio volto a favorire la permanenza dei malati nelle loro case e con le loro famiglie e realizzato a "sostegno alla domiciliarità realizzata anche dall'Adi (assistenza domiciliare integrata), dall'assistenza domiciliare semplice, dal telecontrollo e telesoccorso e dai centri diurni sociosanitari" - spiega De Poli.

I contributi regionali sia per il 2002 che per il 2003 ammontano a 5 milioni e mezzo di euro e per accedervi il reddito della famiglia richiedente non deve superare, patrimonio incluso, i 26.855 euro, se il nucleo familiare è composto da tre membri, compreso l'assistito.
Nel caso il nucleo familiare sia più ampio il limite patrimoniale deve sarà di 41.316 euro.
I contributi saranno liquidati con una tantum di 200 euro, destinati a sostenere le spese di regolarizzazione del lavoro avvenuto prima della stipula del contratto.
Saranno poi versati mensilmente 100 o 150 euro, a seconda del tipo di contratto di assunzione. Questo sussidio avrà valore retroattivo, sarà cioè calcolato a partire dal 1 dicembre 2002.

Per informazioni:
REGIONE VENETO
mailto ass.politichesociali@regione.veneto.it

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