Evitare il più possibile il ricovero in ospedali ed istituti, favorendo la cura dei disabili in famiglia. E' questo lo scopo dell'assegno varato in forma sperimentale dalla Regione Emilia Romagna, per sostenere le famiglie che decidono di curare a casa i disabili gravi. Un provvedimento che in Emilia Romagna si affianca a quello, già varato sei anni fa, per gli anziani non autosufficienti. L'Emilia Romagna è la prima Regione in Italia a fornirequesto strumento alle famiglie: decisamente una boccata d'ossigeno per chi assiste 24 ore su 24 un familiare con handicap. L'assegno sarà rivolto ai disabili adulti e prevede un contributo che andrà dal 50 al 70 per cento dell'importo dell'indennità di accompagnamento. La Regione Emilia Romagna inoltre ha deciso di favorire i Comuni che decideranno di programmare in forma associata i servizi: le risorse ordinarie passate dai 16 miliardi del 2000 ai 52 del 2001, verranno infatti erogate per il 70 per cento ai Comuni in base al numero degli abitanti, e per il 30 per cento solo dopo che questi avranno definito il relativo "piano di zona", veri e propri accordi di programma, coordinatidalle Province attraverso i quali i Comuni, con il concorso di competenze pubbliche, del volontariato, dell¹associazionismo, disegneranno il sistema integrato di interventi e servizi sociali. Il programma regionale di interventi in campo sociale dell'EmiliaRomagna per il 2001 ha triplicato le risorse, portandole da 48 miliardi a 149.
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