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Una delibera della Commissione per la concertazione della Regione Veneto ha stabilito di destinare i fondi non utilizzati per i lavori socialmente utili, più quelli riferiti al Piano di formazione professionale '98-'99, alla sperimentazione di un approccio attivo alle problematiche del mercato del lavoro. In pratica, quasi nove miliardi e mezzo distribuiti fra le aziende pubbliche e private che intendano, con un progetto valutato e discusso in sede regionale, affrontare tramite assunzioni le proprie esigenze professionali e le aree critiche del mercato del lavoro. Il progetto può anche dare risposte a eventuali crisi aziendali che potrebbero presentarsi. Il programma ha carattere sperimentale e verrà sottoposto ad un'accurata e costante azione di monitoraggio per trarre utili indicazioni rispetto agli interventi dotati di maggior efficacia e alle esigenze dimostrate dagli utenti. In particolare, sono previste misure di sostegno all'inserimento lavorativo delle fasce deboli tra cui i disabili e lavoratori in situazione di disagio personale o sociale. Inoltre, è stata prevista una specifica area di intervento per offrire esperienze simulate di gestione d'impresa ai giovani universitari e agli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori. Lo strumento di cui la Regione si è dotata vuole porsi come sportello unico, con carattere di continuità, senza vincoli di scadenza; infatti, se quanto messo a disposizione dovesse risultare insufficiente, l'impegno è di ridotare finanziariamente l'intero programma.

Stefano Pittarello - stefano@disabili.com

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