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Si chiama "Lavororient@" e consiste in un ciclo di conferenze per laureandi e laureati, organizzate a Padova dall'ESU, l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario: nell'ultimo in ordine di tempo, tenutosi qualche giorno fa, si e' parlato di "Inserimento nel mondo del lavoro e disabilita’". Sono intervenuti, tra gli altri, Edoardo Arslan, delegato del rettore dell'Universita’ di Padova ai problemi della disabilita’, e Giampiero Griffo, presidente dell'associazione europea "Disabled Peoples International". Un'ottima occasione per conoscere e capire gli interventi mirati all'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro tenendo sempre d'occhio i percorsi formativi forniti dall'universita’. Come ha affermato il professor Arslan, l'ESU rappresenta un'ottima interfaccia tra la realta’ degli studenti disabili, che in Italia costituiscono circa lo 0,5 % della popolazione studentesca, e l'Universita’ di Padova che ha, ormai da tempo, avviato una politica di interventi volti a favorire integrazione e autonomia. Non solo bisogna fare in modo che gli studenti disabili abbiano libero accesso ai locali dell'universita’ ma bisogna anche permettere loro di partecipare alla vita culturale e sociale dell'universita’ stessa. Questo, in sintesi, l'obiettivo da raggiungere per fornire anche agli studenti disabili un percorso formativo che garantisca loro uno sbocco lavorativo. L'ateneo patavino deve ancora percorrere un lungo cammino per arrivare a cio’ ma i primi timidi sforzi hanno ormai dato dei risultati concreti che vanno da un piano per l'abbattimento della barriere architettoniche e l'allestimento di alloggi attrezzati per accogliere studenti disabili fino alla creazione di un ufficio per la mobilita’ internazionale specifico per consentire veramente a tutti di accedere a progetti come ERASMUS, SOCRATES e LEONARDO. Per quanto invece riguarda il mondo del lavoro, interessante e’ stato l'intervento di Giampiero Griffo che ha sottolineato l'importanza della legge 68, una legge di seconda generazione, basata sul collocamento mirato delle persone portatrici di handicap di cui, a differenza di quanto accadeva con la vecchia legge, si tiene conto finalmente di capacita’, professionalita’ e formazione culturale. Una legge che, parafrasando le parole dello stesso Griffo, sottolinea quanto il disabile sia non un peso ma una ricchezza per la societa’.Un'altra realta’ cui si e’ accennato durante la conferenza e’ stata quella del telelavoro, una modalita’ lavorativa che in Italia non e’ ancora molto sviluppata e che incontra resistenze da parte dei sindacati viste le difficolta’ a tutelare i telelavoratori, ma che incomincia a diffondersi e che puo’ rappresentare un efficace strumento per favorire l'incontro tra imprese e tutti coloro per i quali puo’ essere particolarmente problematico recarsi direttamente sul posto di lavoro.


Jacopo Di Stefano - jacopo@disabili.com

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