Grazie alla Fondazione Adecco, la Onlus che promuove politiche attive del lavoro a favore delle categorie protette, 13.386 persone sono riuscite ad introdursi nel mercato del lavoro.
Per favorire l'inserimento lavorativo e l'integrazione sociale in senso lato, la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità articola programmi e attività secondo tre direttive: organizzazione di corsi, giornate, conferenze e attività di orientamento, concessione di aiuti economici e sussidi ad istituzioni ed enti, realizzazione di studi e ricerche relative alle problematiche lavorative di queste categorie particolarmente disagiate.
Se nel 2002 sono stati più di seicento i disabili che hanno trovato un lavoro grazie alla Fondazione, secondo le previsioni per questo 2003, il successo verrà battuto: nel primo semestre, infatti, sono stati 370 i collocati, che nel 90% dei casi hanno poi ottenuto un contratto stabile.
Operai generici (44%) e impiegati (56%) sono le figure professionali più richieste, che vengono inserite principalmente nel settore terziario e dei servizi, con il 52% delle richieste, e nell'industria metalmeccanica, con il 44% delle richieste.
Fra chi ha trovato lavoro, il 51% ha un diploma di scuola media superiore, il 43% il diploma di scuola media inferiore e il 6% la laurea.
Ecco cosa ne pensa Claudio Soldà, Direttore Operativo della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità: "In quest'anno così importante come l'Anno Europeo del Cittadino con Disabilità, l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità è un tema che merita maggiore attenzione da parte di istituzioni, associazioni, amministrazioni pubbliche e aziende.
Ognuno di questi soggetti - continua Soldà - può contribuire affinché venga ridotta la distanza tra chi risulta più debole e il mercato del lavoro.
I risultati ottenuti nel corso di questi primi sei mesi - conclude Soldà - dimostrano che è possibile attuare progetti concreti di integrazione lavorativa".
La Fondazione Adecco non si occupa solo di disabili, ma anche degli "over 40", delle donne con figli a carico, dei disoccupati di lunga durata e degli ex-atleti.
E per tutte queste cinque categorie i risultati ottenuti in questo primo semestre 2003 sono molto favorevoli e confermano che la sensibilizzazione effettuata presso le aziende pubbliche e private italiane ha dato i suoi frutti.
Dei più di diecimila "over 40" collocati, il 22% ha trovato un posto in Lombardia e il 17% nel Triveneto, che si dimostrano le zone più ricettive, assieme al Nord-Ovest (15%) e Emilia Romagna (9%).
A seguire il Centro-Sud, che ha accolto il restante 37% di disoccupati.
Sono una cinquantina gli ex-atleti che sono stati impiegati grazie a una collaborazione tra Adecco e il CONI, impegnati a favorire l'integrazione professionale degli sportivi che hanno concluso l'attività agonistica.
E più di mille, invece, le donne con figli a carico che hanno trovato o riavuto un'occupazione: la figura professionale più richiesta è sempre l'impiegata generica (59%), ma aumenta anche la percentuale delle domande per il terziario, soprattutto nel settore turistico-alberghiero e nei call-center.
Il 76% dei quasi 1550 disoccupati di lunga durata - sia uomini che donne - ha trovato, invece, un impiego nel settore metalmeccanico, il 14% nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, il 5% nel settore tessile e il restante 5% nel settore informatico.
Il 47% di questi lavoratori ha un diploma di scuola media inferiore mentre il 40% ha un diploma di scuola media superiore e il 5% la laurea.
Speriamo che questi buoni successi non si fermino col finire del 2003, ma che, anzi, le interazioni e le collaborazioni continuino, grazie al terreno fertile creato da questo Anno dei Disabili.
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