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Aiutare le persone disabili ad essere autosufficienti. E' lo scopo di un progetto a cui sta lavorando il C.IS.A.P di Torino, che vuole applicare alla lettera i contenuti della legge nazionale 162 del 1998, in cui per la prima volta si parla di "Vita Indipendente" legando tale concetto all'assistenza personale pagata con fondi gestiti dalla stessa persona con disabilita' che utilizza questo servizio. Il C.I.S.A.P. - Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona dei Comuni di Collegno e di Grugliasco - ha preso avvio nel gennaio 1996 per volonta' dei due Comuni che, a fronte dei cambiamenti legislativi che hanno determinato la trasformazione delle Unita' Socio-Sanitarie Locali da enti strumentali dei comuni ad Aziende Sanitarie Locali (quindi dotate di personalita' giuridica pubblica, autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica con un bacino territoriale molto piu' vasto che in questo caso ha inglobato le preesistenti USSL 24 di Collegno, 25 di Rivoli, 34 di Orbassano, 35 di Giaveno e 36 di Susa), hanno scelto la forma istituzionale del consorzio per continuare a gestire i Servizi Socio Assistenziali in modo associato, come gia' avveniva fin dal 1983 con la delega all'USSL. La gestione associata delle funzioni socio-assistenziali da parte dei comuni di Collegno e Grugliasco ha consentito, in questi anni, di realizzare un ampliamento degli investimenti sia sul piano delle risorse finanziarie che su quello delle risorse professionali, razionalizzando ed ottimizzando l'uso delle risorse rispetto al bacino operativo. Il progetto prevede interventi di sostegno alle famiglie di soggetti in situazioni di gravita' del territorio compreso tra i comuni di Collegno e Grugliasco, , due paesi alla periferia del capoluogo piemontese. In quest'area nel 1998 sono state 224 le persone disabili ed invalide in carico ai servizi nell'ambito del progetto Handicap. Fra queste persone si segnalano tuttora situazioni di particolare gravita' che richiedono lo sviluppo di interventi piu' mirati ed efficaci volti proprio all'autonomia dell'individuo. Lo strumento per raggiungere questo obiettivo e' appunto l'istituzione da parte del Consorzio di un "Servizio di aiuto alla Vita Indipendente". Le "idee forza" alle quali il progetto si ispira si possono cosi' sintetizzare: la Vita Indipendente si concretizza nei servizi di aiuto alla persona gestiti in forma indiretta, ovvero con l'autogestione dei fondi finalizzati al pagamento di assistenti personali scelti dalla persona disabile o dai soggetti preposti alla tutela delle persone non in grado di scegliere direttamente; i servizi di assistenza personale sono destinati a "persone con disabilita' permanente e grave limitazione dell'autonomia personale". Si ritiene importante precisare che la parola "permanente" non deve essere considerata sinonimo di "stabilizzata" e quindi debba comprendere anche le disabilita' evolutive, causate da malattie progressive come la sclerosi multipla o la distrofia muscolare. Si ritiene altresi' che con il termine "autonomia" non debba intendersi semplicemente il "fare le cose da se'" ma il poter vivere la propria esistenza in modo autodeterminato; le modalita' di attuazione dei programmi di aiuto alla persona devono porre al centro le esigenze delle persone con disabilita' e nella definizione dei piani personalizzati di assistenza (per i soggetti che ne facciano richiesta) diviene dunque centrale il rispetto del concetto di autodeterminazione che trova il solo limite, "oggettivo", rappresentato dalle risorse disponibili; i servizi di aiuto alla persona, finanziati nell'ambito del progetto, devono essere verificati sia per quanto riguarda l'effettiva erogazione delle prestazioni, sia per quanto riguarda la loro efficacia. La verifica sull'utilizzo del denaro impiegato per il pagamento degli assistenti personali puo' avvenire mediante autocertificazione come atto principale di rendicontazione ordinaria, e in successivi controlli sulla documentazione depositata e conservata presso l'abitazione della persona con disabilita' o presso uno studio professionale o un'agenzia di servizi. Gli assistenti personali vengono individuati direttamente dalla persona disabile o dai soggetti preposti alla tutela delle persone non in grado di scegliere direttamente. Il Consorzio fornisce, ai soggetti che ne facciano richiesta, il supporto necessario all'individuazione di personale idoneo (singolo operatore o agenzia di servizi accreditata) assicurando inoltre gli interventi formativi eventualmente necessari. Costo complessivo del progetto £ 253.600.000. Una cifra non indifferente che richiede necessariamente dei finanziamenti dei Comuni e della Regione Piemonte a cui e' stata presentata una domanda di contributo pari al 70 per cento dell'importo complessivo. Per accedere al servizio occorre che la persona con disabilita' presenti domanda in carta semplice al Consorzio, corredata da: certificazione rilasciata dal medico curante attestante che la totale non autosufficienza nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita non è superabile solo attraverso la fornitura di sussidi tecnici, informatici, protesi o altre forme di sostegno (in osservanza al dettato dell' art. 9, L. 104/92). Qualora il medico curante non rilasci il certificato richiesto o non sia ritenuto esaustivo dalla persona interessata, questa puo' richiedere alla Commissione di potersi rivolgere ad altri servizi dell'Asl 5 (Servizio di Fisiatria o Servizio di Medicina Legale); il piano personalizzato con precisazione delle richieste, tempistica e descrizione/quantificazione delle necessità di Aiuto alla persona e relativi costi; indicazione di eventuali servizi che la persona abbia gia' ottenuto dal Consorzio e che concorrono al suo progetto personale per una Vita Indipendente. Il responsabile del servizio S.A.V.I. periodicamente inoltrerà al Ministero per la Solidarietà Sociale e alla Regione Piemonte, il numero degli aventi diritto e l'entità dei trasferimenti richiesti. Entro i 30 giorni successivi al ricevimento della richiesta, il responsabile del S.A.V.I dovra' trasmettere al richiedente motivata dichiarazione della sussistenza o meno dei requisiti di accesso al servizio in base alla documentazione allegata. Entro il mese successivo, su richiesta del S.A.V.I., potrà essere integrata la documentazione necessaria a certificare la sussistenza del diritto.

INFO C.I.S.A.P

Via Leonardo da Vinci, 135

10095 Grugliasco (TO)

Tel. +39 11 4037121

Fax +39 11 4110296

e-mail: cisap@csap.to.it

www.cisap.it

Antonella Prigioni - antonella@disabiliforum.com

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