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"Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale.." Art. 16 Costituzione.

"E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.." Art. 3 Costituzione.


Le barriere dell'inciviltà

Con il termine barriere architettoniche si indicano tutti gli ostacoli (scale, porte strette, ascensori piccoli, marciapiedi, ecc.) che non permettono la completa mobilità alle persone temporaneamente o permanentemente in condizioni limitate di movimento o che si muovono con sedia a rotelle.
La loro presenza impedisce a quanti hanno difficoltà motorie o sensoriali di uscire di casa, di andare a scuola o al lavoro, di viaggiare, di stare con gli altri, di frequentare i luoghi dove si svolge la vita di relazione. Le barriere architettoniche pertanto costituiscono un problema non solo per i disabili, ma per tutti coloro (bambini, gestanti, anziani, cardiopatici, ecc.) che, per diversi motivi, non possono muoversi liberamente. L'impossibilità di accedere nei luoghi dove si svolge la vita sociale e culturale causa gravi forme di discriminazione sociale in danno delle persone disabili .


La legge n. 104/92 - Le sanzioni

"Tutte le opere realizzate negli edifici pubblici o privati aperti al pubblico in difformità dalle disposizioni vigenti in materia di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche, nelle quali le difformità siano tali da rendere impossibile l'utilizzazione dell'opera da parte delle persone handicappate, sono dichiaratre inabitabili e inagibili. Il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l'agibilità o l'abitabilità ed il collaudatore, ciascuno per la propria competenza, sono direttamente responsabili. Essi sono puniti con l'ammenda da Lire 10.000.000 a Lire 50.000.000 e con la sospensione dai rispettivi albi professionali per un periodo compreso da uno a sei mesi" Art. 24 comma 7. 


Una discriminazione incivile 

Oggi purtroppo in Italia, diverse decine di migliaia di persone disabili con difficoltà motorie non possono avere una vita "normale" intendendo tale termine come possibilità di avere un vita di relazione uguale a tutti gli altri cittadini. Per una persona che si muove con sedia a rotelle uscire di casa è una avventura. Le città infatti sono "BARRIERATE", esse sono piene di ostacoli fisici, cosiddette barriere, che ne impediscono l'accessibilità. Ma l'aspetto più grave è che tali barriere sono illegali. Infatti la legislazione italiana , ormai da decenni, fa divieto di costruire opere edilizie inaccessibili. Tale leggi, tuttavia, sono violate troppo spesso. La causa principale delle violazioni è da individuare nella scarsa sensibilità sociale e culturale riguardo alle tematiche della disabilità in generale.


A colpi di codice

Ora poiché non possiamo più permettere che vengano calpestati gli elementari diritti civili delle persone con handicaps è giunto il momento di reagire con forza e determinazione. In uno stato di diritto quando le leggi vengono violate occorre attivare lo strumentario giudiziario perché venga ripristinata la legalità. Occorre quindi agire per via legale e richiamare l'intervento delle Autorità di Polizia e Giudiziaria.Occorre denunciare e pretendere il rispetto della legge. Dobbiamo dunque attivare i meccanismi giuridici per ottenere da chiunque ne abbia l'obbligo il rispetto delle leggi vigenti in materia di tutela della persona disabile.Vogliamo, dunque, apprestare un servizio di consulenza legale che fornisca le informazioni necessarie per agire. Saranno approntati gli schemi delle diffide, delle denuncie da presentare alle autorità competenti.Quella che vogliamo intraprendere è una lotta di civiltà fondata sul rispetto della legge.Ci rivolgiamo a chiunque è sensibile alle problematiche connesse alla disabilità e chiediamo la collaborazione di tutti. Siamo convinti che è possibile oltre che giusto che in Italia le persone con handicaps abbiamo una vita "normale".Vogliamo, dunque, apprestare un servizio di consulenza legale che fornisca le informazioni necessarie per agire.


Un obiettivo possibile


L'obiettivo di questo lavoro è quello di offrire ai cittadini con difficoltà motorie gli strumenti giuridici per reagire ogni qualvolta essi, nel corso della loro vita quotidiana, si trovano di fronte a delle barriere che li discriminano e che impediscono loro di accedere nei luoghi dove si svolge la vita di relazione, dato che tutti gli uomini, para-tetraplegici compresi, hanno diritto alla felicità. 

Mario Allegra - mario.allegra@disabili.com

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