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Riceviamo e pubblichiamo questo articolo firmato da Mario Russo, Responsabile del gruppo locale di Casalnuovo di Napoli della lega per i diritti degli handicappati.
Parliamo di vita indipendente, e di una interrogazione parlamentare che l'autore del pezzo ha seguito molto da vicino, dialogando con alcuni dei senatori che sostengono la battaglia.
Ecco di seguito l'intervento, e quindi il testo completo dell'interrogazione.

Finalmente al Senato è approdata una interrogazione parlamentare sulla legge 162/98 "Vita Indipendente" presentata dal Senatore Fernando Rossi che è venuto a conoscenza dei diritti fondamentali di noi disabili gravi e subito si è attivato per aiutare la nostra categoria che ormai è abbandonata e emarginata dallo Stato da anni.
Se l'interrogazione avrà un riscontro darà ai disabili gravi che sceglieranno di autodeterminarsi (o di farsi gestire dai propri familiari, se non si è in grado di farlo) la possibilità di vivere in famiglia, di costruirsi una propria vita, di non finire rinchiusi in un istituto dove la dignità è schiacciata e i costi di mantenimento sono 2-3 volte superiori di quelli che possono essere spesi se viene applicata la legge e viene data la possibilità di autogestirsi.

Ma come è successo?
Tutto è nato dalla prima crisi di governo, come ben ricorderanno tutti, quando Fernando Rossi e Franco Turigliatto non hanno votato la fiducia al governo sulla politica estera.
Quasi tutti i partiti di sinistra, e molti italiani, si scagliarono contro i suddetti senatori insultandoli e ritenendoli traditori (indegnamente).
Come responsabile del gruppo locale di Casalnuovo di Napoli della Lega per i diritti degli handicappati, decisi di spedire via email - ogni giorno - una lettera di solidarietà ai due senatori, dove esprimevo che in uno stato democratico non era giusto che chi avesse un'idea coerente dovesse essere condannato a tale angherie.
Ne è nato così uno scambio di opinioni sulla politica e sul sociale. Decisi di raccontare a Fernando la mia difficile situazione familiare: di tre fratelli, non autosufficienti, affetti da una malattia grave, dei miei genitori anziani, anche loro malati e incapaci ormai di assisterci, e di quanti casi simili al mio, ma incredibilmente dimenticati, sia piena l'Italia e di quanto sia ancora più critica la condizione al sud perché le leggi non vengono applicate.
Il Senatore Fernando prese a cuore questo grave disagio sociale e subito preparò l'interpellanza parlamentare sperando che altri senatori aderissero.
Bene, tutto questo è stato realizzato.
Fernando (insieme ad altri Senatori) ci ha dato una speranza di una qualità di vita degna di essere vissuta e noi lo ringraziamo, ma resta al governo Prodi ora avere la stessa sensibilità, civiltà ed umanità e rendere realizzabile tale legge.

Mario Russo
 

INTERROGAZIONE Sui diritti dei disabili

Premesso che:

  • recentemente l'ONU ha approvato la Convenzione internazionale sui diritti dei disabili, trattato con il quale si intendono superare i limiti fisici, i pregiudizi e le lacune legislative che impediscono ai disabili di vedere riconosciuti a pieno i propri diritti di esseri umani;
  • in Italia, secondo l'art. 39, comma 2, della Legge 104/1992, e Legge 21 maggio 1998, n.162 modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave (pubblicata G.U. 29 maggio 1998, n. 123) che disciplina gli interventi di assistenza personale autogestita, "Le Regioni possono provvedere, sentite le rappresentanze degli Enti locali e le principali organizzazioni del privato sociale presenti sul territorio, a disciplinare, allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia";
  • con la Legge 67 del 1 marzo 2006, riguardante "Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni", è entrata in vigore una nuova normativa che risponde a precise direttive dell'Unione Europea, tendente a promuovere la piena attuazione dei principi di parità e delle pari opportunità nei confronti delle persone disabili, al fine di garantire alle stesse il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali;
  • diverse associazioni e privati cittadini stanno chiedendo al Governo italiano, attraverso una petizione, che è stata annunciata al Senato il giorno 11 luglio 2007 durante la seduta n. 188 (Petizione n. 557), un'importante modifica al comma succitato, attraverso la sostituzione di "possono" con il termine "devono", al fine di imporre alle Regioni la costituzione di un sistema di assistenza personalizzata ai disabili, consentendo così ai soggetti interessati di indicare quali sono le proprie personali esigenze, al fine di ottenere un servizio più completo e mirato ai bisogni di ognuno;

Si interroga:
- per sapere se il Governo non ritenga opportuno attivarsi affinché divenga un dovere delle Regioni, e non una semplice facoltà, quello di pianificare, finanziare e realizzare progetti di vita indipendente per le persone non autosufficienti, da mettere in campo anche attraverso la creazione di appositi Fondi da destinarsi distintamente alla voce "vita indipendente" in maniera omogenea in tutte le regioni d'Italia, con l'affermazione dei principi giuridici in base al quale essi siano riconosciuti quali fondi integrativi e non sostitutivi di altri (come la 328/2000, assistenza sanitaria, assistenza sociale, e altre provvidenze economiche), non dovendo essere legati al reddito ISEE, né tanto meno influire sulla reversibilità della pensione dei genitori, in quanto misure volte nel loro insieme a rendere qualitativamente migliore la vita e a tutelare il diritto alla piena dignità dell'esistenza dei propri cittadini disabili.
Roma, 24 luglio 2007

Sen. Fernando Rossi (Misto); Sen. Giorgio Benvenuto (Ulivo); Sen. Enzo Bianco (Ulivo); Sen. Giuseppe Caforio (IDV); Sen. Aniello Formisano (IDV); Sen. Pietro Fuda (PDM); Sen. Fabio Giambrone (IDV); Sen. Franca Rame (IDV); Sen. Giacomo Santini (DCA-PRI-MPA); Sen. Giuseppe Scalera (Ulivo); Sen. Helga Thaler (AUT); Sen. Dino Tibaldi (PdCI)

INFO:

Sulla vita indipendente vedi anche questi articoli comparsi su Disabili.com:
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