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Ci sono persone che, dopo aver subito traumi fisici a causa di incidenti o sostanze stupefacenti, perdono parzialmente o del tutto le loro capacità, personali e professionali.
Per venire loro in aiuto, in Piemonte è stato istituito il progetto "La Ghianda - Oltre il Trauma".
Un nome curioso, ma che ha le sue origini dall'omonima "teoria della ghianda" di James Hillman; un pensiero secondo il quale "ogni persona è portatrice di un'unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di essere vissuta".

Frutto della collaborazione di più istituzioni che vedono come capogruppo l'Enaip Piemonte,
il progetto rientra nella categoria delle iniziative europee Equal, il cui obiettivo è sviluppare l'occupazione e sperimentare nuove pratiche per eliminare discriminazioni e disuguaglianze nel mondo del lavoro.

Ma "La Ghianda - Oltre il Trauma" pensa anche all'aspetto psicologico delle persone traumatizzate.
Le conseguenze di un incidente debilitativo, infatti, si rilevano nel complesso su due fronti.
Dal punto di vista individuale, la persona traumatizzata spesso non riesce ad accettare la nuova condizione, perde la forza di reagire e si rifugia in uno stato di isolamento e solitudine.
Dal punto di vista professionale, il traumatizzato può trovarsi di fronte a "un muro": a innalzarlo sono le imprese, che si rifiutano di tenergli il posto di lavoro o di inserirlo in un altro incarico, magari compatibile con i tempi necessari alla terapia riabilitativa.

Da qui l'obiettivo del progetto piemontese: aiutare i traumatizzati a ricostruire rapporti sociali attraverso iniziative di gruppo e modelli di vita collettiva. Un intento che tiene conto anche dell'individualità dei soggetti: si prevede infatti che le loro abilità residue e quelle acquisite dopo il trauma vengano valorizzate attraverso l'inserimento socio-lavorativo.
Per raggiungere lo scopo, l'iniziativa prevede sia l'intervento di due figure professionali, il peer educator e il mediatore del lavoro, sia l'utilizzo dell'animazione teatrale per fronteggiare le paure dei soggetti coinvolti e far emergere le loro capacità e la loro sicurezza.

"Il nome la Ghianda mi piace molto, perché questo frutto ben costruito contiene già in sé tutte le caratteristiche dell'albero che sarà: forte, solido, vivo, proprio come questo Progetto". Ad affermarlo è Teresa Angela Migliasso, Assessore al Welfare e Lavoro della Regione Piemonte, intervenuta durante la conferenza di presentazione dell'iniziativa.
"Questo Progetto è una sfida alla complessità e alle difficoltà burocratiche, che si basa sulla volontà di cooperazione e integrazione tra partner e beneficiari, passando attraverso l'intelligenza emotiva che ha caratterizzato sin dalle prime fasi l'Equal la Ghianda". E' l'affermazione di Maria Grazia Martin dell'Ulss 7 - Ser.T di Chivasso, ente partner dell'iniziativa.

Il progetto vedrà impegnati i diversi protagonisti fino a giugno del 2008.

Link al sito di Enaip Piemonte

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[Roberto Bonaldi]

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