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Erano in 1500 a sfidare il freddo e il governo in piazza Montecitorio.
Persone con disabilità, familiari, operatori, volontari di decine di associazioni, convocate dalla Fish (Federazione italiana superamento handicap) contro i tagli alle politiche sociali a favore della disabilità. Il numero va rapportato alle difficoltà di spostamento e organizzazione che la persona con disabilità deve sostenere. Ciascuno dei 1500 in piazza rappresentava ben più della propria persona...
E uno spiraglio di apertura sembrano averlo aperto, visti i risultati dell'incontro con il vicepresidente della Camera, Publio Fiori.
Ma andiamo per ordine.

Intanto il colpo d'occhio, per chi passa nella mattinata del 15 novembre in piazza Montecitorio.
Una variopinta e rumorosa folla di manifestanti, tra fischietti, altoparlanti, bandiere associative.
Molti gli slogan, che campeggiano sui cartelloni di cui è gremita la piazza. Segnaliamo "Con quello che ci danno non ci campa neanche Fido"; "Protestare un giorno, per non protestare ogni giorno"; "Hanno tagliato quelli che per loro sono dei... rami secchi"; fino al più noto "Niente su noi senza di noi", motto fatto proprio dalla Federazione superamento handicap.

Sul piatto della bilancia molti punti, su cui si gioca il futuro delle persone con disabilità in Italia. In primo piano il dimezzamento del Fondo Sociale, ma non solo.
Raffaele Goretti, presidente della sezione umbra della Fish promotrice della manifestazione, presenta un quadro preciso della situazione: "Noi oggi protestiamo contro l'impegno mancato dal governo per la finanziaria dello scorso anno. Infatti, i fondi spesi dalle regioni per le politiche socio-sanitarie del 2005 nell'anno in corso non trovano copertura. Così i tagli 2005 e 2006 si sommano svuotando il senso della legge 328, cioè la norma sul fondo sociale indistinto, istituita per creare il piano sociale di zona da parte degli enti locali".

Intano in piazza, dopo due ore di attesa, una delegazione composta dal presidente nazionale Fish Pietro Barbieri, dal vice presidente Bruno Tescari, e dal segretario e presidente del Forum Lazio sulla disabilità Mario De Luca è stata finalmente ricevuta dal vicepresidente della Camera, Publio Fiori, che ha promesso di coinvolgere i gruppi parlamentari per presentare tre emendamenti alla Finanziaria.
I punti che dovrebbero venire introdotti saranno l'aumento delle pensioni di invalidità (oggi ancora ferme a 233,87 euro), il ripristino del Fondo 2005 e 2006 per le Politiche Sociali, l'istituzione del Fondo per Non Autosufficienti.
Il condizionale ("dovrebbero") è d'obbligo, ma tant'è.
C'è da restare vigili: la Fish e tutto il movimento disabili non starà a girarsi i pollici, troppo alta la posta in gioco.
Associazioni, famiglie e disabili non esiteranno a tornare in piazza, a Roma e nelle regioni di appartenenza, se necessario, e fintanto che non saranno realtà gli impegni presi dal Palazzo.

Stiamo seguendo la vicenda anche con questi articoli:

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[Alberto Friso]

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