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(Articolo pubblicato dal “Giornale di Vicenza” il Martedì 3 agosto 1999)

L’avv. Mario allegra, penalista di Palermo, costretto a vivere su una sedia a rotelle, d’estate viene regolarmente a Vicenza per seguire delle terapie riabilitative. E quest’anno lancia la sfida

Provocare è la sua missione. Non l’ha scelto lui di vivere su una carrozzella, gli è capitato e non può farci nulla. Non ha nemmeno scelto di viverci male su quella carrozzella. <Mi creda: fare promesse e dire belle parole riesce facile a tutti, ma solo costringendosi anche per mezz’ora a vedere le cose dal nostro punto di vista, cioè a mezza altezza, si può provare ciò che noi proviamo tutti i giorni da tutta la vita. Aspetto un suo sì, “ci sto “, sarebbe una bella dimostrazione di civiltà>. Mario Allegra, avvocato penalista di Palermo, da vari anni trascorre un mese d’estate a Villa Margherita per sottoporsi a cure e terapie riabilitative. < E da vari anni – spiega -, tanto per fare un esempio, mi ritrovo a non poter entrare in Basilica Palladiana. L’anno scorso mi sono perso la mostra in cui c’era anche De Chirico, quest’anno capita lo stesso con quella di Minguzzi. Ogni volta la stessa storia, ogni volta la stessa umiliazione, ogni volta la stessa inutile rabbia. Perché, mi chiedo? Ma ciò che maggiormente disarma è vedere che, in una città come Vicenza, a distanza di un anno, le cose non migliorano: tu le denunci (nostro servizio del 29 agosto 1998), speri in cuor tuo che qualcuno faccia qualcosa, lasci passare una dozzina di mesi e quando torni devi purtroppo prendere atto che tutto è come l’avevi lasciato. E sì che c’è una legge, la finanziaria del 1986, che imponeva a ciascuna amministrazione comunale di preparare e attuare entro l’anno successivo il Peba (piano di abbattimento delle barriere architettoniche), una sorta di rilevamento di tutti gli ostacoli presenti in città sulla base del quale predisporre un progetto mirato all’abbattimento degli stessi. Vorrei sapere davvero come è messa Vicenza in questo senso – sorride l’avvocato sapendo già la risposta – ma ho la certezza che non sia stato fatto nulla e che la Regione, spettatrice di tale inadempienza, non s’è attivata per nominare un commissario ad acta come previsto dalla stessa norma. C’è poi la legge 104 del ’92 che punisce con 5 milioni di multa gli amministratori che si rendono responsabili dell’inaccessibilità ai luoghi pubblici: l’articolo 24 li accusa di atti discriminatori. A Vicenza ho testato di persona questo tipo di illegalità proprio nel cuore della città, in piazza dei signori, oltre che nel trasporto pubblico, per non dire delle enormi difficoltà che ho incontrato al San Pio X quando sono stato a sentire un mio assistito: mai viste tante scale in un colpo solo!>
Il più recente degli inconvenienti accaduti al penalista dimostra sia inadempienza delle norme sia una certa indifferenza pubblica. <Rivolgo lo stesso appello ai carabinieri e ricevo la stessa risposta: “ Non è istituzionalmente compito nostro”. Stessa musica con i vigili urbani che mi dicono: <>. Un messaggio per Hullweck? Risposta: <>.

Camilla Ferro




(articolo pubblicato dal “Giornale di Vicenza” Domenica 8-agosto 1999)

Polemiche & proposte

Incontro con Mario Allegra che aveva protestato per la Basilica senza ascensore

L’avvocato dà un anno di tempo a Vicenza. Poi si tireranno le somme. E si vedrà se effettivamente questa amministrazione sarà stata in grado di rendere la città un po’ meno “vietata “ ai disabili. L’avvocato è Mario Allegra, un penalista di Palermo che vive su una sedia a rotelle e che da vari anni trascorre un mese a Vicenza per sottoporsi a cure e terapie riabilitative. Allegra, nei giorni scorsi, avrebbe voluto visitare la mostra di Minguzzi, allestita nella Basilica Palladiana. Tra l’avvocato e la sua passione per l’arte c’era però di mezzo la più classica delle barriere architettoniche: una scala, impossibile da salire per chi è costretto a muoversi su una carrozzella. A quel punto era partita una sfida: cari politici, piazzatevi su una sedia a rotelle e rendetevi conto di come si osserva la vita da questa particolarissima angolazione. Enrico Hullweck, sindaco di Vicenza, ha raccolto la sfida. Naturalmente non mettendosi su una sedia a rotelle ma ricevendo Allegra, accompagnato da due vicentini che vivono su una carrozzella, Giovanni Cecchetto, incaricato del settore sociale dell’associazione H81 e Paolo Faggion. L’incontro, avvenuto ieri mattina a palazzo Trissino, è durato più di mezz’ora ed è stato franco e cordiale.

In sintesi, Allegra ha chiesto al sindaco di impegnarsi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento della vivibilità della città in relazione ai bisogni dei disabili. Tutto questo, ovviamente, nell’ottica del dialogo con le associazioni che si occupano dei disabili, che ben conoscono priorità e problemi di questa fascia sociale. Hullweck s’è dimostrato attento e disponibile ed ha manifestato fiducia, soprattutto perché “c’è un assessore ai servizi sociali, Sante Sarrocco, che è assai impegnato e motivato su questa fronte>. Al termine dell’incontro Allegra s’è detto soddisfatto. <>. Tra dodici mesi, in sostanza, si vedrà se alle parole saranno seguiti i fatti.
Perché i “fatti “ in questo momento, sono gravi e tristi. La questione, infatti, non è riconducibile soltanto alla mancata visita della mostra; un episodio sicuramente spiacevole, ma tutto sommato marginale rispetto ad altri grosso problemi quotidiani. A richiesta, infatti Allegra compila una dettagliata “mappa” delle carenze della città. <Non ci sono servizi igienici pubblici; quasi tutti i bar e ristoranti sono inaccessibili ai disabili e non dispongono di servizi igienici adeguati; lo stesso discorso vale per la piscina, per la maggior parte degli alberghi, per i monumenti e per la stazione ferroviaria. Gli autobus non hanno elevatori e rampe estraibili: se non avessi la mia automobile, quindi, non potrei muovermi in città e periferia.

Mario Allegra - mario.allegra@disabili.com

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