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Il diritto di voto è davvero per tutti: arriverà anche nelle case dei disabili "intrasportabili", quelli che a causa delle apparecchiature mediche non possono andare ai seggi.
Dopo richieste, raccolte di firme e istanze più volte lanciate in questi anni dal movimento delle persone con disabilità, il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato un decreto che introduce il voto domiciliare per quegli elettori che, fino ad ora, erano stati privati di un sacrosanto diritto.
Un bel passo in avanti. "Prima di questo decreto - spiega infatti Giuseppe Pisanu, ministro degli Interni - i cosiddetti "seggi volanti" potevano raggiungere solo gli elettori che si trovavano negli ospedali e nelle case di cura ma non quelli che, immobilizzati per gravi malattie, si trovano a casa loro".
Già in occasione delle prossime elezioni politiche del 9 aprile i seggi volanti saranno disponibili anche a domicilio, e raggiungeranno circa 100mila "nuovi" elettori, tutti coloro che ne faranno richiesta.

Ma non è tutto. Lo stesso decreto stabilisce di proseguire con la sperimentazione del voto elettronico, che nelle prossime elezioni sarà utilizzato su larga scala, coinvolgendo il 25% dell'elettorato e oltre 15mila sezioni elettorali, per un totale di 10milioni di elettori.
"Il valore giuridico pieno è garantito dallo scrutinio con metodo tradizionale su tutto il territorio nazionale", ha precisato Pisanu.
"Lo scrutinio elettronico – prosegue - avrà invece valore giuridico solo se sarà uguale a quello tradizionale. Nei casi in cui fra i due risultati si verifichi una discrasia, sarà il risultato del voto elettronico ad essere considerato prevalente".

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[Francesca Lorandi]

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