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Quasi un milione e mezzo di euro per il diritto al lavoro dei disabili è stato ripartito dalla Giunta regionale fra le sette amministrazioni provinciali del Veneto.
Lo ha reso noto l'assessore veneto al lavoro Raffaele Grazia, specificando che si tratta del fondo alimentato da risorse regionali oltre che dai versamenti delle aziende che beneficiano di esoneri dall'obbligo di assunzione e dalle sanzioni per le violazioni alla disciplina che regola l'obbligo.      Questo fondo regionale è integrativo rispetto a quello nazionale che è invece finalizzato agli interventi di fiscalizzazione, alle agevolazioni contributive e alle azioni di adattamento dei posti di lavoro alle esigenze dei disabili.
La Commissione istituita dalla Regione per la gestione di questo fondo integrativo ha introdotto quest'anno una novità, rappresentata da una riserva del 30% della quota attribuita ad ogni Provincia per azioni di inserimento lavorativo di disabili nel settore della cooperazione sociale.
''E' il risultato del buon lavoro fatto dalle cooperative sociali - sottolinea Grazia - che secondo i dati INPS relativi al 2001 ha visto l'inserimento di 1800 disabili in tutto il   Veneto''.
Altri filoni a cui destinare il fondo regionale sono quelli del tutoraggio, dell'incentivo una tantum alle aziende non obbligate, dell'adattamento del posto di lavoro e dell'acquisto di strumenti o servizi tecnologici, delle attività di tirocinio, dell'integrazione alle misure di fiscalizzazione finanziate dal fondo nazionale.
Il riparto dei finanziamenti regionali è il seguente: alla Provincia di Belluno 90.322 euro, Padova 267.627 euro, Rovigo 83.606 euro, Treviso 254.120 euro, Venezia 250.966 euro, Verona 253.700 euro, Vicenza 250.202 euro.

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