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un'orecchioGli uditori di voci, ovvero le persone che soffrono di questa particolare forma di allucinazione uditiva, si riuniscono oggi a Reggio Emilia per il loro secondo raduno nazionale
l raduno è inserito all‑¬²interno della IV Settimana della salute mentale (a Reggio Emilia dal 19 al 26 settembre) e vi parteciperanno oltre 400 persone da tutta Italia.
In occasione di tale incontro è stato presentato in anteprima il "Manuale per la gestione del processo di affrontamento delle voci", un libro con cui Cristina Contini, presidente dell'associazione "Noi e le voci", spiega il fenomeno (che riguarda il 4% della popolazione) e gli strumenti con cui provare a controllarlo.
€˜Noi e le voci‑¬ è il primo gruppo di auto-aiuto per uditori di voci, che ha dato il via alla creazioni di numerosi gruppi in tutta italia. La presidente dell’Associazione ora si occupa di formare gli operatori e insieme all'Università di Padova ha avviato un progetto per censire le allucinazioni uditive non psicotiche.

Il lavoro dell'associazione "Noi e le voci" riprende gli studi cominciati una trentina d'anni fa dai ricercatori olandesi Sandra Escher e Marius Romme (anche loro saranno presenti al raduno di Reggio Emilia). Indagini che hanno mostrato l'esistenza di un numero significativo di uditori e hanno analizzato le strategie per affrontare le voci e lo stigma. Secondo i due ricercatori, trasformare una esperienza occultata e vissuta con vergogna in oggetto di studio pubblico può aprire le porte a pratiche innovative di cura e di sostegno. "Non facciamo parte dell'anti-psichiatria - precisa la Contini -: quando senti le voci per 24 ore di seguito l'aiuto farmacologico è essenziale. Il lavoro dei gruppi è complementare alla psichiatria". Il punto della situazione si farà proprio durante il raduno.

Per info:
associazione@noielevoci.org
http://www.sentolevoci.org.