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Un Centro di diagnostica avanzata della Ccsvi, l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale, sarà aperto entro qualche mese a Ferrara. La struttura sarà attivata presso il Centro di Malattie Vascolari diretto da Paolo Zamboni, anche grazie alla donazione di 20.000 euro da parte dell'Associazione Ccsvi nella sclerosi multipla. Lo ha annunciato lo stesso Zamboni, presente nei giorni scorsi a Roma alla serata conclusiva della Settimana della consapevolezza sulla Ccsvi, alla sua seconda edizione, durante la   quale l'associazione ha donato allo scopritore dell'insufficienza venosa cronica cerebrospinale questa cifra, disponibile grazie al 5 per mille.

La nuova struttura sarà il primo Centro pubblico in Italia a utilizzare le metodologie diagnostiche sviluppate di recente presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, e sperimentate, nei programmi spaziali governativi, dall'astronauta italiana Samantha Cristoforetti durante la missione spaziale internazionale dell'anno scorso, riferisce l'associazione in una nota. "Si tratterà del primo centro nel quale saranno disponibili tali nuove tecnologie diagnostiche, non invasive, meno operatore-dipendente, basate su misure oggettive, e quindi confrontabili nel tempo" ha detto Zamboni. "Soprattutto quest'ultimo punto rappresenta un reale vantaggio per i pazienti e per i medici che li seguono - ha precisato   - poiché con il sistema dei criteri Doppler inizialmente introdotto 7 anni fa non si era ottenuta la necessaria riproducibilità diagnostica". Il Centro sarà operativo - all'inizio un giorno a settimana - entro qualche mese.

Fonte: AdnKronos Salute